Un prestito rifiutato in CRIF rimane per 30 giorni all’interno del database. Quindi, prima di riprovare, bisogna attendere che tale lasso temporale decorra, altrimenti si andrà incontro a un nuovo rifiuto.

Un prestito rifiutato che rimane 30 giorni in CRIF è un qualcosa che accade a tantissimi consumatori italiani, e molte volte non è a causa di problemi finanziari, grane fiscali o ipoteche. Il mondo dei finanziamenti è regolato da meccanismi diversi e variegati, ed è per questo che bisogna conoscerli per evitare che la richiesta di un prestito rifiutato rimanga in CRIF per 30 giorni.

Banche, istituti di credito e società finanziarie, per premunirsi da eventuali inadempienze, si affidano allo storico del richiedente, ossia alla situazione creditizia generata da prestiti precedenti. Se non esiste uno storico, il prestito viene rifiutato. 

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Prestito rifiutato che rimane 30 giorni in CRIF: come evitarlo

Una banca o società finanziaria effettua controlli approfonditi atti a verificare se sono presenti i requisiti basilari per elargire un prestito, oltre che i presupposti per la restituzione della somma, interessi compresi. Per evitare che un prestito venga rifiutato e rimanga per 30 giorni nel database CRIF, bisogna valutare:

  • l’affidabilità del proprio merito creditizio, ossia che non ci siano precedenti condizioni di insolvenza o eccessivo indebitamento, sia in corso che pregresse; 
  • la condizione lavorativa attuale, che deve essere affidabile e sottoscritta attraverso un contratto lavorativo a tempo indeterminato;
  • il reddito e la situazione patrimoniale al momento della richiesta, che devono essere tali da garantire il rimborso del prestito;
  • l’assenza di precedenti segnalazioni al SIC di CRIF per protesti o pagamenti in ritardo;
  • l’assenza di altre richieste in essere fatte ad altri istituti di credito o società finanziarie;
  • non sia in corso un altro rifiuto segnalato al CRIF;
  • che la persona che deve fungere da garante per il prestito non risulti essere un cattivo pagatore oppure non possegga i requisiti di reddito necessari. 

Quanto rimane in CRIF un prestito rifiutato a chi non è censito?

Per il  richiedente che non è stato censito, un prestito rifiutato rimane in CRIF sempre 30 giorni. Nonostante abbia dimostrato di possedere i requisiti finanziari e lavorativi necessari per l’ottenimento di un prestito, questo inconveniente accade perché, in precedenza, non ha mai ottenuto un prestito. 

Di conseguenza, non essendo presente all’interno del database del CRIF oppure del SIC, i creditori non hanno informazioni finanziarie pregresse e gli rifiutano il prestito.  

La funzione di queste informazioni è di consentire alle altre banche, istituti di credito o società finanziarie di verificare la situazione creditizia di un cittadino che, in precedenza, ha ottenuto un prestito. 

Quindi, in mancanza di queste informazioni, non potranno valutare la sua affidabilità finanziaria in quanto non è presente uno storico di un prestito o di prestiti precedenti. 

Anche se dopo 30 giorni il prestito rifiutato viene cancellato dal CRIF, non vuol dire che lo stesso soggetto possa ottenerlo con una nuova richiesta considerando l’assenza di uno storico.

 In fondo, le società finanziarie e le banche non vogliono rischiare di concedere un prestito a soggetti considerati finanziariamente “sconosciuti” per un semplice motivo: non incorrere in rischi o inadempimenti. In questi casi, l’unico modo per ottenere un prestito è con un garante o attraverso la formula della cessione del quinto dello stipendio o pensione.