Il concordato minore è una procedura legale specificamente italiana, prevista dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCI), disciplinato dal decreto legislativo n. 14 del 2019. Questa procedura è stata ideata per offrire una risposta più agile e meno onerosa rispetto al tradizionale concordato preventivo, destinata in particolare a professionisti, piccoli imprenditori, agricoltori e start-up innovative che si trovano in uno stato di difficoltà finanziaria.

Il concordato minore si applica esclusivamente a soggetti economici di minori dimensioni che non soddisfano i requisiti dimensionali o economici per accedere al concordato preventivo ordinario. Questa procedura è pensata per facilitare il risanamento finanziario, permettendo ai debitori di negoziare con i creditori la ristrutturazione del debito in modo semplificato.

Normativa di riferimento

Regolamentato dagli articoli 74-83 del CCI, il concordato minore permette ai debitori di presentare ai creditori una proposta di accordo che prevede la ristrutturazione dei debiti e la continuazione dell’attività economica. La procedura richiede l’approvazione di una quota inferiore di creditori rispetto al concordato preventivo tradizionale, specificamente, il consenso deve essere dato dal 50% dei creditori per importo dei crediti.

Procedura e sviluppo

  1. Presentazione della proposta: Il debitore prepara e presenta una proposta di concordato che include un piano dettagliato per il risanamento e la continuità operativa.
  2. Verifica e ammissione: Un tribunale verifica la fattibilità e la serietà della proposta e decide sull’ammissione alla procedura.
  3. Votazione dei creditori: I creditori votano sulla proposta in una riunione convocata dal tribunale. Se la proposta è accettata dalla maggioranza richiesta, procede all’omologazione.
  4. Omologazione giudiziale: Con l’omologazione da parte del tribunale, il concordato diventa vincolante per tutti i creditori, anche quelli che hanno votato contro.

Il concordato minore offre al debitore la possibilità di ristrutturare i propri debiti riducendo l’entità del passivo o dilazionando i pagamenti, mentre continua a gestire la propria attività. Questa procedura protegge il debitore da azioni esecutive individuali dei creditori durante il suo svolgimento, permettendo una gestione ordinata delle passività.

Importanza nel contesto giuridico ed economico

Questa procedura rappresenta un’importante risorsa legale per piccoli imprenditori e professionisti, contribuendo alla stabilità economica e al mantenimento dell’occupazione. Facilita la continuazione delle attività economiche in difficoltà, promuovendo una cultura del risanamento e non della liquidazione.

Il concordato minore, quindi, non solo alleggerisce il carico giudiziario, ma offre anche una seconda possibilità ai debitori meritevoli, mantenendo viva l’attività economica e preservando il valore aziendale per i creditori.