Per proteggere i propri immobili dai creditori vi sono vari metodi come la vendita, la donazione, il trust, il fondo patrimoniale, il vincolo di destinazione e il divieto di pignoramento. È molto importante evidenziare che tali provvedimenti devono essere attuati prima che insorga un debito altrimenti subentra la così detta “azione revocatoria”. Infatti una volta contratto un debito qualsiasi azione fatta successivamente per tutelare il proprio bene dai creditori verrà resa, nell’arco di cinque anni, inefficacie, cioè come se non fosse mai avvenuta.

Quindi la tutela del patrimonio immobiliare è un’azione preventiva che richiede un’analisi attenta e che ha come obiettivo principale quello di tutelare nel tempo il proprio patrimonio.

Le soluzioni di tutela possono essere distinte in due categorie quelle che comportano la perdita della proprietà e quelle che proteggono il bene senza però perderne la titolarità.

 

Soluzioni che comportano la perdita della proprietà

Alcune soluzioni che si utilizzano per proteggere i propri beni dai creditori comportano la perdita della proprietà dell’immobile e sono:

  • Intestare la casa a un familiare, tramite un atto di donazione da fare alla presenza di un notaio e due testimoni. 
  • Vendere la casa ad un estraneo rinunciando definitivamente al bene, naturalmente in questo caso bisognerà anche trovare il modo per evitare il pignoramento sulla somma di denaro riscossa.
  • Fondo patrimoniale, questa formula presenta molti limiti infatti inserire una casa in un fondo fa sì che questa non possa essere pignorata solo in caso di obbligazioni contratte per scopi voluttuari o di investimento. Mentre i debiti inerenti a spese familiari o relativi all’esercizio dell’attività lavorativa possono consentire il pignoramento della casa.

 

Soluzioni che non comportano la perdita della proprietà

Altre soluzioni, invece, proteggono la proprietà del bene dal possibile pignoramento senza perderne la titolarità e sono:

  • Trust, attraverso cui si cede a un soggetto, che di solito è una società di gestione, la proprietà dell’immobile, ma con l’obbligo di restituirlo dopo un certo periodo di tempo in cui la società di gestione avrà il compito di amministrare il bene nell’interesse del proprietario.
  • Vincolo di destinazione, con cui è possibile designare la proprietà degli immobili per realizzare interessi meritevoli di tutela.
  • Separazione consensuale dei coniugi, si tratta di una separazione a tutti gli effetti convalidata da un giudice anche se poi i coniugi continuano a vivere insieme. Attraverso la separazione consensuale il coniuge debitore trasferirà la proprietà del bene all’altro attuando così un passaggio di proprietà e quindi non più assoggettabile a pignoramento.
  • Debito col fisco e divieto d pignoramento per prima casa, secondo la legge non è possibile pignorare l’unica casa se questa è anche la residenza abitativa.
  • Affitto di casa, consiste nel donare la casa e poi nello stipulare un contratto di affitto tra le due parti. In questo caso il pignoramento potrà avere luogo comunque però bisognerà rispettare il diritto dell’inquilino.