Il diritto di credito se non viene esercitato per un certo periodo di tempo cade in prescrizione, come tutti i diritti civili. La prescrizione di un recupero crediti tra privati entra in vigore dopo dieci anni; vale a dire che, trascorso questo periodo di tempo, il diritto del creditore di pretendere generalmente una somma in denaro dal debitore viene prescritto cioè estinto. La prescrizione del recupero crediti inizia a decorrere dal momento in cui il creditore fa valere il suo diritto al recupero del credito nei confronti del debitore. Da quel momento, trascorsi dieci anni, il diritto di credito non può più essere esercitato nei confronti del debitore perché per legge il debito decade. La prescrizione del recupero crediti prevista dopo dieci anni è la norma ordinaria; è bene sapere che ad essa sussistono alcune eccezioni in termini di tempo.

Tabella prescrizione crediti

Abbiamo detto che, in linea generale, la legge stabilisce la prescrizione di un credito dopo dieci anni ma ci sono casi in cui i termini di prescrizione sono più brevi. Nella seguente tabella riportiamo i termini di prescrizione di alcune tipologie di credito:

Credito Termine di prescrizione
Iva 10 anni
Irpef 10 anni
Imposta ipotecaria 10 anni
Diritto annuale 10 anni
Canone Rai 10 anni
Imposta sul reddito 10 anni
Contributi Inps e Inail (successivi al gennaio 2016) 5 anni
Imu 5 anni
Tari 5 anni
Tarsu 5 anni
Bollo auto 3 anni
Bollette luce, gas, acqua 2 anni

Prescrizione del credito commerciale

Il credito commerciale va in prescrizione, in linea generale, dopo dieci anni, a meno che per quel credito specifico i termini di prescrizione, previsti dalla legge, non siano differenti. I termini di prescrizione di un credito commerciale possono essere infatti anche più brevi. Esistono casi in cui un credito commerciale venga prescritto dopo cinque anni, casi in cui la prescrizione è prevista dopo tre anni e infine ci sono casistiche che prevedono la prescrizione dopo un anno o addirittura dopo sei mesi.

Nei casi in cui il termine di prescrizione per un credito commerciale sia inferiore ai dieci anni e il creditore vuole far valere a tutti i costi il suo diritto di riscuotere il credito verso il debitore, è possibile sollecitare più volte il debitore tramite raccomandata scritta, prolungando ogni volta i termini per la prescrizione del credito.

Di seguito elenchiamo alcuni casi in cui il termine per la prescrizione dei crediti commerciali varia in base alla tipologia del credito:

Termini prescrizione fatture per acquisti di beni e servizi 10 anni
Termini prescrizione fatture per prestazione di servizi periodici 5 anni
Termini prescrizione delle parcelle 3 anni
Termini prescrizione fatture per spedizione o trasporto 1 anno
Termini prescrizione fatture ditte di riparazione 1 anno
Termini prescrizione fatture per servizi di alloggio alberghiero e B&B 6 mesi

Prescrizione del credito commerciale

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Quando vanno in prescrizione i debiti bancari

I debiti bancari vanno in prescrizione anch’essi dopo dieci anni, quindi secondo i termini ordinari previsti dal Codice Civile ma attenzione perché quando è la banca ad esercitare il diritto di riscossione del debito i termini per la prescrizione del debito spesso si prolungano oltre il decennio. Questo perché quando il creditore è la banca sollecita il pagamento del debito e di conseguenza i tempi di prescrizione si allungano ogni volta. Inoltre, supponiamo che il debito in questione con la banca sia un mutuo trentennale. Se si salta una rata del mutuo, questa viene prescritta a dieci anni dalla scadenza dell’ultima rata del mutuo, cioè dopo massimo 40 anni. E’ evidente che il termine di prescrizione dei debiti bancari va oltre i dieci anni, in molti casi.

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Quando vanno in prescrizione i debiti bancari
Quando vanno in prescrizione i debiti bancari, entro 10 anni?

Nuova proposta di legge per recupero crediti

Secondo una nuova proposta di legge per il recupero crediti, al vaglio del Senato, non sarà più il giudice civile ad emettere il decreto ingiuntivo ma il legale del creditore, per velocizzare il procedimento. L’avvocato deve verificare i requisiti necessari per poter emettere l’ingiunzione di pagamento e per poter far ciò avrà accesso alle banche dati della pubblica amministrazione.

Sempre secondo il nuovo Ddl, il debitore non avrà più 40 giorni bensì 20 giorni per opporsi all’atto una volta emesso e se l’opposizione all’ingiunzione non perviene entro i 20 giorni stabiliti, la legge consentirà il pignoramento ai danni del debitore.

Nuova proposta di legge per recupero crediti
Al vaglio del Senato nuova proposta di legge per recupero crediti

Prescrizione crediti: Novità 2024

  • La prescrizione ordinaria per i crediti è generalmente di 10 anni, ma esistono casi con termini di prescrizione più brevi. I crediti del 2014 soggetti a questa prescrizione decennale si estingueranno nel 2024. Questo include crediti derivanti da contratti e fatture, finanziamenti, prestiti e mutui, nonché alcune tasse e imposte​​. (Fonte)
  • I crediti soggetti a prescrizione quinquennale, risalenti al 2018 e 2019, andranno in prescrizione nel 2024. Questi includono bollette del telefono, canone di locazione, spese condominiali ordinarie, omesse dichiarazioni dei redditi, multe stradali, indennità di fine lavoro e TFR, interessi bancari, danni derivanti da fatti illeciti, tra gli altri​​​​.(fonte)
  • Per i crediti da lavoro, la decorrenza della prescrizione inizia dalla cessazione del rapporto di lavoro. Per i pagamenti periodici o dilazionati, la prescrizione si calcola per ogni rata o pagamento. Per esempio, per le tasse e imposte, i termini iniziano a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui era atteso il pagamento​​. (fonte)
  • Crediti relativi al 2021 soggetti a prescrizione triennale si prescriveranno nel 2024. Questi includono pagamenti per prestazioni di lavoro per periodi superiori a un mese, compensi a professionisti, notai, insegnanti per lezioni per tempo superiore al mese, e bollo auto dovuto nel 2020​​.
  • Infine, nel 2024 si prescriveranno le bollette di luce, acqua e gas emesse nel 2022 e le spese condominiali dovute dall’inquilino, oltre a crediti del 2023 soggetti a prescrizione di 6 mesi, come diritti degli albergatori per vitto e alloggio, e crediti soggetti a prescrizione di un anno​​.

Queste informazioni indicano un quadro complesso della prescrizione dei debiti in Italia nel 2024, con diverse scadenze basate sulla tipologia di credito.