La manovra della definizione agevolata 2019, che spesso viene indicata con “rottamazione ter” o “saldo e stralcio” garantisce, a chi ha avuto modo di presentare le domande nei tempi previsti, di poter beneficiare di condizioni estremamente vantaggiose per poter risollevare la propria condizione economica.

 

La rottamazione ter consente a tutti coloro che possiedono una liquidazione aperta, così come sancito dalla legge sul sovraindebitamento, di poter beneficiare del 90% dei debiti contratti verso Agenzie delle Entrate.

 

Il DL 119/2018 ha apportato delle disposizioni che riguardano l’iter di composizione delle crisi da indebitamento, oltre che quelle concorsuali. 

 

È in base all’art. 3 del DL 119/2018, facendo riferimento in particolare ai commi 15 e 18, che si può facilmente riscontrare come ci sia modo di poter usufruire di agevolazioni:

  • Su sanzioni e interessi di mora;
  • Su tutti i debiti scaturiti dai carichi che sono stati affidati ad agenti della riscossione in una fascia temporale che va dal gennaio 2000 a fine dicembre 2017

 

Rottamazione e sovraindebitamento

 

Il sovraindebitamento è una procedura che, sebbene sia stata introdotta con la legge n. 3/2012, è stata resa attuativa soltanto di recente.

 

Con la procedura di composizione della crisi di indebitamento si assiste così a una tutela nei riguardi dei debitori nel contesto italiano.

 

È osservato come con il sovraindebitamento sia possibile giungere a ridurre quelli che sono i propri debiti di una percentuale molto consistente e poter così ricominciare il proprio percorso usufruendo dell’esdebitazione.

 

Occorre anticipare che possono usufruire di questa possibilità tutte le persone “non fallibili” che possono richiedere la procedura del sovraindebitamento al Tribunale competente. 

 

Rientrano in questa categoria :

  • Consumatori ;
  • Imprese agricole ;
  • Ditte individuali ;
  • Piccole aziende non soggette al fallimento.

 

Le leggi che consentono di approfondire questi aspetti sono:

  • Legge n. 3 del 27 gennaio 2012;
  • Il D.M. 202/14 del 24 Settembre 2014;
  • Il Regio Decreto 267 del 16 marzo 1942

Di conseguenza, in base a un piano di composizione della crisi, si giunge a un accordo che consente di ristrutturare i debiti contratti e soddisfare i crediti che si hanno. Ecco perché nell’analisi si osserveranno i vincoli che riguardano i creditori una volta che si è compiuta la proposta di accordo indicata.

In primo luogo, occorre comprendere l’utilità della procedura del sovraindebitamento

E’ facoltà del debitore :

  • Trovare la possibilità di togliere molta pressione causata da debiti divenuti insostenibili;
  • Riportare il debito a cifre consone rispetto alla situazione economica che si sta vivendo usufruendo;
  • Nel momento in cui, a procedura compiuta e rispettando i termini dell’accordo, il debito non potesse essere ancora pagato, si assisterebbe all’esdebitazione e vi sarebbe piena riabilitazione;
  • Si assiste, grazie al sovraindebitamento, alla sospensione di tutte le azioni sia cautelari, sia esecutiva come, ad esempio, una casa all’asta;
  • È una procedura che riguarda anche l’eliminazione dei debiti contratti con Equitalia, nonché quelli con lo Stato. 

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Sovraindebitamento Agenzia delle Entrate

 

Il Sovraindebitamento, come previsto dal Decreto Legge n.119/208, prevede la rottamazioneter a cui va aggiunta, per le persone fisiche, la possibilità di ottenere il “Saldo e stralcio”, qualora ci si trovi in forte difficoltà economica.

La procedura indicata trova una sua applicazione anche in merito ai debiti escussi da Equitalia, permettendo di trovare un nuovo equilibrio economico garantendo la possibilità di usufruire di uno stralcio, di una rottamazione.

Affinché si possa beneficiare al meglio della procedura di Esdebitazione in Equitalia bisognerà:

 

  • Che il debitore formuli un piano logico di pagamenti che dovrà sottoporre all’attenzione del tribunale competente;
  • Nel programma potranno essere contenute anche proposte, ad esempio si potrà richiedere anche una proposta di stralcio che, va da sé, dovrà essere siglata con la professionalità garantita da un esperto del settore riguardante la gestione dei debiti affinché possa essere presa in considerazione.

 

Sovraindebitamento Equitalia

 

La procedura riguardante il sovraindebitamento, di conseguenza, riguarda anche i debiti nei confronti di Equitalia e presenta una procedura identica per quanto concerne sia i piccoli imprenditori (e le partite IVA), sia i consumatori.

Per quanto concerne i piccoli imprenditori è sempre utile, come ricordato poc’anzi, che la procedura inerente il sovraindebitamento si leghi in ogni passo di cui si compone al parere di un professionista poiché può condurre a raggiungere un consenso per il 60€ dei debiti contratti.

Infatti, è possibile rendere sostenibile il debito attraverso le capacità del proprio reddito e del proprio patrimonio accedendo alla procedura affine alla legge n. 3/2012.

Per le persone fisiche possono appellarsi a due formule che presenta proprio la legge 3/2012 che riguardano il loro piano del consumatore e la liquidazione del patrimonio.

 

Attraverso il piano di consumatore è permesso al debitore di poter disporre del patrimonio e dei redditi (sia presenti, sia futuri) così da poter in qualche modo soddisfare i creditori usufruendo anche di uno stralcio che non è in grado di pagare.

 

La procedura del sovraindebitamento Equitalia dispone della possibilità di appellarsi alla liquidazione del patrimonio. Si necessita che il debitore individui i beni del suo patrimonio, il più delle volte immobili, da poter così rivendere sul mercato. 

 

Tutto il ricavato di questo processo potrà soddisfare i creditori ed estinguere il debito. 

 

Di conseguenza, attuare la migliore soluzione, ricorrendo alla procedura di sovraindebitamento con Equitalia permette di poter ritrovare l’equilibrio economico.

 

Sovraindebitamento equitalia 2019

 

La sentenza del 15 settembre del 2014 del tribunale di Busto Arsizio ha applicato per la prima volta in Italia la legge sul sovraindebitamento nei riguardi di Equitalia.

 

In quel contesto è stata emessa una sentenza che favoriva un cittadino che presentava una cartella Equitalia dalla cifra di 80.000 euro.

 

La cartella in questione, nella sentenza, è stata ritenuta fin tropo alta dal giudice, fuori dalla portata del cittadino. In questo modo, facendo particolarmente riferimento alle possibilità, il debito è stato ridotto dell’87%.

 

Il caso segnalato può essere indicato come un momento decisivo, un apripista poiché segna a tutti gli effetti un precedente.

 

La ristrutturazione dei debiti del consumatore prevede un piano che consente al debitore di poter utilizzare:

 

  • Lo strumento della rottamazioneter;
  • Il cd. “saldo e stralcio” (qualora l’ISEE non superi i 20.000 euro);
  • Avvalersi della possibilità di estinguere il debito con forma agevolata.

 

Inoltre, è opportuno segnalare che le importanti novità introdotte con l’ultima legge sul sovraindebitamento presentano l’estensione della procedura oltre che ai debiti privati anche ai soci responsabili per debiti completamente estranei a quelli che hanno una natura sociale.

 

È opportuno segnalare come il nuovo codice sostituisca la parola fallimento con liquidazione giudiziale, allineandosi con quanto avviene in altri paesi europei. 

Su tutti, da questo punto di vista, basta citare Spagna e Francia.

 

Tutte le modifiche apportate alla legge sul sovraindebitamento la rendono una soluzione equa e concreta per i privati e tutti i soggetti “non fallibili”. 

 

Sovraindebitamento privati

 

Il sovraindebitamento privati è un piano che può consentire di percorrere una strada che consente di uscire dall’indebitamento accumulato, beneficiando di alcuni aspetti e godendo di alcune tutele fondamentali.

 

Il sovraindebitamento privati prevede  il piano del consumatore e, seguendo la procedura inerente il piano, il giudice, facendo riferimento sulla richiesta avanzata dal debitore, verifica la sua situazione e la cifra di cui può disporre per pagare il debito

Nel farlo, salvaguarda il sostentamento del debitore e della sua famiglia.

 

Con la formulazione del piano del consumatore da parte del giudice tutti i vecchi debiti che presentava il privato vengono completamente allineati fino a essere sostituiti attraverso il programma sancito dal tribunale.

 

Sovraindebitamento procedura

 

La procedura inerente il sovraindebitamento che consente al debitore di ritrovare un equilibrio economico finanziario è abbastanza complessa. Per questo motivo è utile che il debitore si faccia affiancare da un professionista del settore.

 

I soggetti che è possibile ammettere a questo tipo di procedimento che riguarda il sovraindebitamento sono:

 

  • Imprenditori commerciali non fallibili;
  • Imprenditori commerciali individuali;
  • Start-up innovative;
  • Artisti;
  • Professionisti;
  • Società di professionisti;
  • Imprenditori agricoli;
  • Enti privati.

 

Il soggetto che è legittimato al deposito deve essere solo il debitore non fallibile, oltre che il consumatore. 

 

Inoltre, la procedura che prevede la proposta di accordo ha una competenza che spetta al tribunale in cui il debitore presenta la propria sede o residenza.

 

Affidandosi all’articolo 9, in particola al comma due, si troveranno facilmente tutti i documenti che sarà necessario allegare alla procedura. Trasmessi entro tre giorni all’agente di riscossione si potrà integrare la richiesta con altri documenti entro 15 giorni, nel momento in cui il giudice ne faccia richiesta.

 

Il giudice valuterà l’ammissibilità della proposta e sarà comunicato entro trenta giorni dal termine il decreto affinché sarà possibile stabilire o meno il proprio consenso.

 

Legge sovraindebitamento 2019

 

La legge sul sovraindebitamento, meglio conosciuta come Legge anti-suicidi, è stata riformata di recente. In effetti, a ben vedere, la legge n.3 del 2012 è stata inglobata nel codice per la crisi d’impresa e insolvenza.

 

Così facendo, sono stati apportati cambiamenti importantissimi anche se la finalità della legge è restata comunque invariata.

 

Le famiglie e le piccole imprese che si trovano in condizioni di sovraindebitamento possono sicuramente appellarsi a questa legge per ribaltare la propria posizione debitoria attraverso un accordo che consente al creditore di vedere pagato parzialmente il debito.

 

Una delle novità più consistenti della legge del sovraindebitamento del 2019 consente di attivare una procedura attraverso la quale sarà possibile al debitore pagare il debito contratto senza pagare direttamente i creditori. Questa procedura è spesso indicata come “esdebitazione a zero incassi”.

 

Esdebitazione zero incassi

 

L’esdebitazione a zero incassi riguardi i debitori che non possono nemmeno contare sulla possibilità di ripagare il debito in parte. 

 

Nonostante si trovino sicuramente in una condizione di sovraindebitamento, in passato non era consentito loro di appellarsi alla Legge 3/2012 poiché privi sia di reddito, sia di beni da poter utilizzare per pagare i creditori.

 

Ecco allora che con la legge sul sovraindebitamento del 2019, sancita con il decreto legislativo n.14 del 12.01.2019, entrato in vigore nel 2020, si trovano le procedure riguardanti l’esdebitazione che presentano nomi differenti:

 

  • Il Piano del consumatore è diventato Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore e riguarda esclusivamente i debiti contratti da un privato;

 

  • Accordo con i creditori ha mutato la dicitura in Concordato minore che riguarda i debiti scaturiti da attività di impresa, oppure professionale o anche lavorativa;

 

  • Liquidazione del patrimonio è indicato adesso come Liquidazione controllata e rappresenta a tutti gli effetti una valida alternativa alla proposta di compilazione indicata in precedenza inerente la crisi di sovraindebitamento. In questo contesto toccherà al debitore chiedere il pagamento del suo debito avvalendosi della liquidazione del patrimonio in suo possesso.

 

Il Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore riguarda esclusivamente i debiti contratti da un privato.

 

Sovraindebitamento sentenze 2019

 

Il Tribunale di Napoli il 2 aprile 2019 (n. 624) ha sancito che non è causa di inammissibilità la proposta si sovraindebitamento che viene congiuntamente effettuata dai coniugi in quanto appartenenti a uno stesso nucleo familiare e, anche se presentano distintamente le proprie masse attive e passive, formano allo stesso tempo un progetto unitario  che risponde alla risoluzione della crisi scaturita dal sovraindebitamento familiare e, pertanto, riferibile a entrambi i coniugi poiché entrambi consumatori.

Occorre ancora riportare quanto sancito dalla Corte di Cassazione, Sez. I civ., il 28 ottobre 2019, n. 27544 in merito al Sovraindebitamento, agli accordi di ristrutturazione dei debiti, ai piani del consumatore e ai limiti di durata.

 

Negli accordi siglati si chiarisce:

 

  • Come sia possibile effettuare la dilazione del pagamento oltre l’anno, termine previsto dall’art. 8, comma 4, della legge n.3 risalente al 2012;
  • Che in merito all’assenza di un limite che viene fissato dal legislatore si prevede una moratoria che possa essere molto più lunga di cinque o sette anni come prevede la legge Pinto.

 

Inoltre, il Tribunale ordinario di Torino, sezione VI civile e fallimentare in data 07.12.2019 ha chiarito che il ricorso che era stato proposto dal debitore non necessita di alcuna assistenza del difensore poiché l’Organismo di composizione della crisi garantisce completamente il diritto di difesa.

 

Qualora vi trovaste in una situazione di sovraindebitamento e non troviate una via d’uscita dall’oppressione dei creditori, rivolgetevi con fiducia al nostro studio per un’accurata analisi della vostra situazione.