Visto che, gran parte dei debiti degli italiani dipendono dal mancato pagamento delle cartelle esattoriali, mi capita spesso di ricevere delle email, contenenti richieste di informazioni sull’eventuale applicazione della procedura di saldo e stralcio per tali pendenze. Ho deciso quindi di redigere quest’articolo, in modo da fornire a chiunque ne abbia bisogno le spiegazioni del caso.
Analizziamo il tutto nel dettaglio, partendo dal principio.
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Saldo e stralcio per debiti, come funziona?
La procedura per saldo e stralcio consiste, in poche parole, in una tipologia di estinzione del debito, che consente al soggetto debitore di accordarsi con la banca o la finanziaria, pagando in un unica soluzione una cifra inferiore all’importo effettivamente dovuto.
Tale sistema comporta numerosi vantaggi, sia per:
• il debitore, che ha la possibilità di pagare meno di quanto dovrebbe ( more e interessi compresi)
• il creditore, che di fronte all’oggettiva impossibilità del soggetto di saldare il proprio debito accetta la proposta, recuperando così una parte del proprio credito, senza dover affrontare ulteriori spese dovute a processi o azioni di recupero crediti.
In poche parole, ci si trova di fronte ad un accordo tra le due parti, in cui, ognuna rinuncia a qualcosa – il creditore a parte del credito e il debitore s’impegna a pagare in tempo stabiliti – pur di chiudere il contenzioso, senza finire di fronte ad un giudice.
La procedura per saldo e stralcio può essere avviata soltanto in presenza di alcuni requisiti, sia soggettivi che oggettivi, e solo per i seguenti rapporti di credito:
- Mutui;
- Conti correnti affidati;
- Leasing;
- Cessioni del quinto ;
- Carte revolving
I debiti contratti con il fisco, come potete ben vedere, sono esclusi dalla lista, e ora vi spiego il perché.
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Saldo e stralcio per debiti Equitalia, ecco perchè non si può.
La procedura di saldo è stralcio dei debiti, come spiegato in precedenza, altro non è che un accordo tra le parti, basato sulla reciproca volontà e disponibilità.
Tale libertà è però preclusa ad Equitalia, per un semplice motivo: permettere ad un contribuente di chiudere con saldo e stralcio e propri debiti, vorrebbe dire fargli pagare meno tasse, violando così il principio di pari trattamento dei cittadini.
Equitalia è l’agente della riscossione e quindi svolge unicamente la funzione di recupero del credito per gli enti impositori (Agenzia delle entrate, comuni ecc…) e quindi non è la proprietaria del credito.
Quindi, ottenere la possibilità di chiudere i propri debiti con Equitalia grazie alla procedura per saldo e stralcio è impossibile: ma questo non vuol necessariamente dire, che tutto sia perduto.
La legge ha infatti fornito al contribuente una serie di validissime carte da giocare, in caso si trovi in difficoltà con i pagamenti, come, per esempio:
• Fare ricorso contro i vizi delle cartelle: le cartelle esattoriali spesso presentano notevoli illegittimità ed è quindi possibile contestarle al fine di ottenere l’annullamento delle stesse
• Possibilità di richiedere una rateazione: qui trovi la modulistica necessaria per ottenerla.
• Il pagamento parziale: basato sulla disponibilità del contribuente, tale procedimento permette di ridurre il proprio debito, e di conseguenza anche gli interessi, versando una somma che varia di caso in caso, evitando così d’andare incontro a procedure come l’ipoteca o il pignoramento della casa. Per esempio, la soglia del debito che fa scattare il pignoramento della casa è di 120mila euro. Il contribuente con un debito che ammonta a 125mila euro, versando 6mila euro può evitare d’incorrere in tale, spiacevole procedura esecutiva.
Questo perché, stando all’Art. 31 DPR 602/1973, l’Agenzia delle Entrate e chi per esso, non può rifiutare pagamenti d’importo inferiore -sia per le rate scadute che non- effettuati da un contribuente, con l’intenzione di diminuire la propria situazione debitoria.
• La legge salva suicidi: conosciuta con il nome di “sovraindebitamento”, che permette di chiudere i propri debiti con Equitalia grazie alla presentazione di un’istanza al giudice, accompagnata da una proposta di pagamento in percentuale, necessariamente firmata dall’OCC, organismo di composizione della crisi. Il giudice poi, a seconda della natura del debito, che non deve essere dipeso dalla volontà o colpa del contribuente, e dall’impossibilità di questo di pagare il tutto per intero, autorizza questa sorta di saldo e stralcio anche dilazionato in genere entro i 10 anni.
Quindi, in conclusione, anche se richiedere un saldo e stralcio per i debiti con Equitalia non è possibile, esistono altrettante soluzioni valide a cui fare ricorso!
Leggi i nostri articoli per saperne di più.
Approfondisci: Come funziona la verifica degli inadempimenti Equitalia
Cesar Ricardo Prado
salve,
Ho un debito con INPS e INAL, avevo una partita iva aperta a 2008, in 2010 sono tornato in brasile e questa partita iva e rimasta aperta e oggi mi trovo con questo debito. Si può fare qualcosa per cancellare o non?
Grazie.