La messa in mora del debitore è uno strumento giuridico, spesso utilizzato in situazioni di inadempimento, con l’obiettivo di indurre il debitore a rispettare gli obblighi contrattuali.

Nella prassi, la messa in mora si concretizza in una comunicazione formale, inviata dal creditore al debitore, nella quale si sollecita l’adempimento di un determinato obbligo.

La messa in mora ha valore legale e rappresenta il primo passo avviato dal creditore per ottenere il rispetto degli accordi contrattuali.

Messa in mora del debitore: significato

La messa in mora del debitore è un atto in cui il creditore formalizza l’inadempienza del debitore, cioè che il debitore è in ritardo con il pagamento delle somme dovute.

Prima della messa in mora, c’è un momento in cui il debitore è inadempiente, ma il creditore ancora non ha provveduto a raccogliere i documenti necessari per la formalizzazione del debito.

Messa in mora del debitore: la definizione giuridica

È il codice civile che si occupa di regolare la messa in mora del debitore, nello specifico con gli articoli 1221 e 1223 c.c.

Secondo gli articoli citati, si ha messa in mora del debitore quando il creditore presenta un’intimidazione di mora formale che interrompe ufficialmente la prescrizione del debito.

Successivamente alla presentazione dell’intimidazione formale di mora, secondo gli articoli 1219 e successivi, il creditore è in presenza di:

  • possibilità di risarcimento danni per il credito non ancora pagato e per tutti i danni successivi provocati dal mancato pagamento di tali somme;
  • la continuazione dello stato di mora del debitore anche se questi è impossibilitato a pagare.

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Come presentare la messa in mora al debitore: il contenuto

Per poter essere efficace e rispettare i dettami della legge, la messa in mora del debitore deve contenere alcuni elementi chiave.

Innanzitutto, deve essere scritta in modo chiaro e deve contenere l’indicazione precisa dell’obbligo inadempito. È importante includere la data entro la quale il debitore deve adempiere all’obbligo e le eventuali conseguenze in caso di mancato adempimento.

La forma della messa in mora

In termini di forma, la messa in mora deve essere inviata tramite un mezzo che consenta di attestare l’avvenuta ricezione, come ad esempio raccomandata A/R, fax o posta elettronica certificata. Questo è fondamentale per dimostrare che il debitore è stato effettivamente messo a conoscenza dell’inadempimento e delle relative conseguenze.

Diffida della messa in mora

Nonostante la diffida ad adempiere nella pratica assomigli molto alla messa in mora del debitore, questi due adempimenti danno diritti diversi al creditore.

La diffida ad adempiere è un atto che, una volta scaduto il termine di pagamento, permette al creditore di sciogliere il contratto (lasciando possibile la richiesta di risarcimento danni).

La messa in mora del debitore invece, una volta scaduto il termine di pagamento, mette nelle condizioni il creditore di ricorrere a vie legali per ottenere il pagamento forzato delle somme dovute.

Entrambi gli atti (la messa in mora del debitore e la diffida ad adempiere) hanno validità giuridica, ma permettono al creditore di agire con conseguenze molto diverse in caso di mancato pagamento.

Abbiamo esaminato quindi tutte le caratteristiche giuridiche più importanti della messa in mora del debitore.