La procedura di liquidazione del patrimonio introdotta dalla Legge 3/2012 consente ai debitori che non possono fallire di risolvere la loro situazione debitoria grazie a una procedura con cui i debitori incapacitati a pagare i propri debiti mettono a disposizione dei creditori eventuali crediti e beni.
Con questa procedura è possibile distribuire ai creditori quanto viene ricavata dalla cessione del credito, dalla riscossione o dalla vendita dei beni appartenenti al debitore.
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Come presentare la domanda di liquidazione del patrimonio
La domanda di liquidazione del patrimonio è un ricorso che va presentato al Tribunale territorialmente competente a cui va allegato il pagamento di 98 euro del contributo unificato e di una marca da bollo di 27 euro.
La domanda dovrà essere completa dei seguenti allegati:
- l’inventario dei beni;
- lo stato di famiglia;
- la dichiarazione dei redditi dell’ultimo triennio;
- l’elenco dei creditori con relativi debiti maturati verso ognuno.
Chi può accedere a questa procedura?
I debitori che possono accedere alla procedura di liquidazione del patrimonio sono quelli non soggetti al fallimento e che versano in una situazione chiara e accertata di insolvenza.
Chi può richiedere la liquidazione del patrimonio?
Di regola, la liquidazione del patrimonio può essere richiesta dal debitore, ma anche dai creditori in situazioni specifiche ed eccezionali, tipo quando la procedura che compone la crisi di sovraindebitamento non è più efficace.
Nel momento in cui il debitore rende disponibili beni ed eventuali crediti, la procedura di liquidazione del patrimonio chiama in causa un liquidatore, il cui compito è la vendita di tali beni o la cessione dei crediti.
La procedura termina quando il ricavato viene distribuito ai creditori.
Quali sono i compiti del liquidatore?
Il liquidatore è chiamato a controllare l’elenco dei creditori e chiederne l’intervento, amministrare crediti e beni del debitore, creare lo stato passivo, mettere in moto il programma di liquidazione dopo averlo creato e distribuire ai creditori quanto ricavato dalla vendita dei beni e dalla cessione dei crediti.
Quando il debitore può chiedere l’esdebitazione?
Il debitore ha la facoltà di domandare l’esdebitazione se, conclusa la procedura di liquidazione, una parte dei creditori non è stata soddisfatta.
Quali sono i limiti di ammissibilità?
I limiti di ammissibilità dei beni e dei crediti del debitore escludono dalla liquidazione patrimoniale i beni impignorabili, i crediti di mantenimento e i crediti alimentari.
Se il debitore non possiede beni mobili o immobili?
Il debitore che non possiede beni mobili o immobili può accedere ugualmente alla procedura mettendo a disposizione il suo stipendio.
Liquidazione del patrimonio e cessione del quinto
Tutti i prelievi derivanti dalla cessione del quinto, con data certa e notificata anteriormente alla procedura, sono da considerarsi opponibili limitatamente al triennio.
Saldo stralcio e liquidazione del patrimonio
Saldo stralcio e liquidazione del patrimonio sono procedure ben distinte.
Il saldo e stralcio è una procedura di transazione fatta direttamente dal debitore con uno dei creditori, a cui pagherà una somma inferiore subito per chiudere la sua posizione debitoria.