Per avere accesso a prestiti e finanziamenti di natura diversa, sappiamo che esistono molte possibilità. Grazie a banche e istituti finanziari, è alla portata di molti e con molteplici modalità accedere a questi servizi. 

Di conseguenza, non possiamo parlare di prestiti senza parlare anche di debiti bancari, ovvero quelli che scattano in automatico ogni qualvolta, usufruiamo di denaro preso in prestito da una banca o una finanziaria.

Sembra in effetti un concetto scontato, ma non lo è, dato che spesso capita di non essere davvero a conoscenza di cosa e quali siano i debiti bancari, di come si sviluppino e di cosa comporti, il non riuscire a pagarli. 

In questo articolo dell’avvocato Francesco Cacciola, cercheremo di fare un po’ di chiarezza.

Cosa sono i debiti bancari

I debiti sono ciò che si contraggono nel momento esatto in cui stipuliamo un contratto con una banca che prevede l’erogazione di un prestito in denaro. Questi rappresentano di fatto, l’impegno da parte del debitore di restituire per intero più i dovuti interessi, la somma di denaro presa in prestito.

Il modo di estinguere i debiti, è generalmente deciso a priori tra banca e debitore, e si esprime nella maggior parte dei casi in una rateizzazione dell’intera somma, in un arco di tempo stabilito ( 12-24-36 mesi, 2-3-20 anni ecc..)

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Da quali strumenti finanziari derivano

Gli strumenti finanziari dai quali derivano tali debiti, sono molteplici, ma tra i più comuni troviamo:

  • mutui;
  • prestiti personali;
  • carte di credito;
  • scoperto di conto corrente, prestiti obbligazionari, e prestiti con delega di pagamento o con cessione del quinto.

Quando la banca, o l’istituto finanziario in questione eroga una cifra in denaro, e viene sottoscritto un contratto, automaticamente, scattano i debiti bancari.

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Cosa succede se non si pagano i debiti bancari

Fin qui tutto bene direi. Ma purtroppo non sempre tutto è così lineare e semplice quando si parla di debiti bancari. Può capitare infatti che, il debitore in questione sia un privato cittadino o un’azienda, e si trovi nella condizione di pagare in ritardo i debiti, o peggio, di non riuscire proprio ad estinguerli.

“E cosa succede in questi casi?”

“Cosa succede se non si pagano i debiti bancari?”

Quando non si pagano i debiti bancari, il debitore in questione va in contro a procedimenti non sempre piacevoli.

Nella maggioranza dei casi, relativamente al caso in cui ci troviamo, può succedere che:

  • vengano applicati interessi di mora: la mora viene applicata nel caso in cui ci sia solo uno o più ritardi nel pagamento delle rate concordate, ma si sia comunque in grado di estinguere i debiti;
  • si è segnalati al CRIF: acronimo di Centrale Rischi Finanziari S.p.A., il CRIF una società che si occupa di registrare e in seguito documentare le nostre referenze come pagatori. In pratica si viene registrati come cattivi pagatori;
  • il recupero crediti venga affidato a un agenzia esterna: solitamente il recupero crediti viene affidato ad un’agenzia esterna alla banca che si occupa di inviare solleciti di pagamento;
  • il pignoramento di beni mobili ed immobili: che costituisce la conseguenza estrema, per il creditore di recuperare la somma di denaro prestato. Consiste nell’espropriazione, e in seguito la vendita, di beni mobili ed immobili intestati al debitore, comprese carte prepagate e conti correnti.

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Quali sono i diversi tipi di debiti bancari?

Ci sono vari tipi di debiti bancari, ciascuno con le proprie caratteristiche, vantaggi e svantaggi.

Ecco alcuni dei più comuni divisi tra i “debiti per individui” e i “debiti per le imprese”.

Debiti per individui

Tra i debiti per individui vi sono:

  1. Conto Corrente Scoperto (Overdraft): Questa è una forma di credito che permette all’individuo di prelevare fondi in eccesso rispetto al saldo disponibile nel proprio conto corrente, fino a un certo limite.
  2. Carte di Credito: Queste offrono un limite di credito che l’individuo può utilizzare per effettuare acquisti. È necessario restituire il saldo entro un certo periodo, altrimenti si accumulano interessi.
  3. Prestiti Personali: Sono prestiti non garantiti che possono essere utilizzati per qualsiasi scopo, come acquistare beni di consumo o finanziare una vacanza.
  4. Mutui Ipotecari: Questi sono prestiti a lungo termine utilizzati per acquistare proprietà immobiliari. La proprietà funge da garanzia per il prestito.
  5. Prestiti Auto: Questi sono prestiti specifici per l’acquisto di veicoli.

Debiti per le imprese

Tra i debiti per le imprese vi sono:

  1. Linee di Credito: Queste sono simili agli scoperti e permettono all’azienda di prelevare fondi fino a un certo limite, pagando interessi solo sull’importo utilizzato.
  2. Prestiti a Termine: Questi sono prestiti con una durata e un programma di rimborso fissi.
  3. Finanziamenti Commerciali: Includono vari tipi di finanziamenti a breve termine utilizzati per sostenere le operazioni quotidiane, come il factoring e il credito commerciale.
  4. Prestiti Sindacalizzati: Questi sono prestiti forniti da un gruppo di banche a un unico debitore, solitamente per grandi progetti o acquisizioni.
  5. Obbligazioni Bancarie: Sono titoli di debito emessi da un’impresa e acquistati da una banca. Gli interessi e il capitale vengono restituiti sulla base di termini prefissati.
  6. Leasing Finanziario: Anche se non è strettamente un prestito, il leasing finanziario è un altro modo per le imprese di finanziare l’acquisto di beni durevoli, come macchinari o attrezzature.
  7. Prestiti Mezzanini: Sono una forma di debito subordinato che è più rischioso (e quindi offre un tasso di interesse più elevato) rispetto al debito senior ma è meno rischioso rispetto al capitale azionario.
  8. Prestiti Ponte: Sono prestiti a breve termine utilizzati per “fare da ponte” tra due diverse fasi di finanziamento.

Ogni tipo di debito ha le proprie implicazioni fiscali, costi e requisiti di idoneità, quindi è fondamentale considerare attentamente quale forma di debito sia più adatta alle proprie esigenze.