L’acronimo CRIF, significa letteralmente: Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria, ed è l’archivio gestito da EURISC, il sistema di informazioni creditizie italiano più utilizzato dagli operatori bancari e finanziari.

CRIF è in sintesi una banca dati contenente le informazioni creditizie di cittadini e imprese che accendono prestiti o mutui presso un’istituto finanziario. Nel 2005,  ne Il nuovo codice deontologico per le centrali rischi private e le tutele per i consumatori di Halley Editrice,è stato stimato che la banca dati CRIF conteneva ben 51 milioni di anagrafiche.

Nella banca dati CRIF le informazioni gestite vengono fornite direttamente dai soggetti che erogano finanziamenti e mutui.

CRIF contiene anche le informazioni sui pagatori che rispettano le scadenze e riescono a ottemperare i loro debiti ; proprio la presenza dei loro nominativi in CRIF rappresenta per gli istituti di credito un ottimo lasciapassare per accedere nuovamente ad eventuali crediti richiesti, in quanto attesta l’affidabilità del soggetto.

L’elenco dei nominativi presenti nella CRIF serve a finanziarie, enti bancari o assicurativi e società legate al mondo della finanza per valutare l’effettiva attendibilità delle richieste di sovvenzioni eventualmente ricevute.

La segnalazione come cattivo pagatore presso la banca dati Crif è una bella gatta da pelare: sopratutto se si è un imprenditore. Questa non è però da intendere come forma di punizione ma come un’azione di tutela che la banca avvia, onde evitare che vengano prestati altri soldi a soggetti impossibilitati ad onorare il proprio debito.

Quindi, un’azione giustificata. Peccato che molti enti finanziari la usino per intimidire il debitore in modo da ottenere il rientro del credito in tempo breve. Per questo,attraverso la redazione dei seguenti articoli, ho ritenuto opportuno prestare la giusta attenzione all’argomento, mirando a fornire allo sfortunato malcapitato vittima di abusi, le armi giuste per difendersi:

• Segnalazione come cattivo pagatore, cos’è e come difendersi

• Quando la segnalazione alla centrale rischi è illegittima?

• Segnalazione illegittima alla Centrale Rischi, come richiedere il risarcimento dei danni

Ora, è bene spostare la lente d’ingrandimento sull’atteggiamento di alcune società, che approfittando del malumore psicologico provocato dalla segnalazione come cattivo pagatore, truffano centinaia di persone con la falsa promessa della cancellazione dei dati dalla Crif prima del termine stabilito: cosa del tutto impossibile. Ma, partiamo dal principio.

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Quanto tempo restano conservati i dati nell’archivio Crif?

I dati di un cattivo pagatore vengono conservati all’interno dell’archivio Crif per un lasso di tempo diverso, che varia a seconda della morosità in oggetto.

Ecco quali sono i tempi previsti dalla legge, suddivisi per morosità:

• 1 rata o un mese: se sanata, non viene segnalata;

• 2 rate o due mesi: se sanate, deve trascorrere un anno dal pagamento effettuato, prima che i dati vengano cancellati;

• 3 o più rate, o pagamenti insoluti per oltre due mesi: se sanate, prima che i dati vengano cancellati bisogna che siano trascorsi 24 mesi;

• morosità mai sanate: 36 mesi dalla data di scadenza del rapporto contrattuale, o dall’ultimo aggiornamento ( è da intendere come aggiornamento anche una comunicazione cartacea inviata dalla banca)

Superati i termini elencati i dati non possono più essere conservati nella Crif, e la segnalazione come cattivo pagatore cessa, insieme a tutte le conseguenze.

È possibile cancellarsi dalla banca dati Crif?

Superati i termini temporali elencati in precedenza, la segnalazione come cattivo pagatore decade e il nominativo del soggetto viene cancellata in automatico: prima del tempo, non è possibile in alcun modo ottenere la cancellazione. La cancellazione anticipata dalla banca dati Crif è possibili solo:

1. in caso di errore ( vedi furto d’identità o segnalazione illegittima);

2. mancato aggiornamento da parte dell’istituto di credito;

3. per i dati neutri o positivi, cosa che, tra l’altro, danneggia e non giova all’immagine del debitore in questione.

Quindi, sono da considerare false tutte le promesse fatte da quelle società, che promettono, in cambio di cifre astronomiche, la cancellazione anzitempo dei dati dall’archivio Crif in quanto, a meno che non siano capaci di fare miracoli, non gli è tecnicamente possibile.

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Cancellazione CRIF dopo saldo e stralcio

Una delle maggiori attenzioni da prestare in un procedimento di saldo e stralcio è l’inclusione della documentazione necessaria alla riabilitazione della “reputazione” dal punto di vista creditizio a seguito del saldo.

Il saldo e stralcio di una situazione debitoria presuppone l’estinzione del debito stesso, seppur parziale ; in termini di CRIF, tuttavia, occorre capire quali passi compiere per non incorrere in future rimostranze.

Per questo è importante capire come muoversi per ottenere la rimozione del proprio nominativo come cattivo pagatore dalla crif dopo aver stralciato il debito grazie a questo prezioso strumento.