L’ipoteca di secondo grado è quando su un immobile gravano due ipoteche iscritte in precedenza.

Vediamo di seguito cosa sono esattamente i gradi ipoteca e cosa stanno a indicare. 

Gradi di ipoteca: cosa sono e cosa indicano

I gradi di ipoteca indicano l’ordine con cui viene indicata la priorità di garanzia, ovvero in quale ordine hanno diritto i creditori di rientrare nel credito avanzato. 

Di solito l’ipoteca che è stata iscritta dal primo creditore viene definita di primo grado, quella che il secondo creditore iscrive viene detta di secondo grado e via dicendo. 

Se il debitore è insolvente, il primo creditore ha diritto di rientrare completamente del suo credito dopo il pignoramento e la vendita del bene che è stato ipotecato; tutti gli altri avranno tale diritto in base all’ordine di grado dell’ipoteca, sempre che il denaro sia sufficiente. 

Nel caso in cui sia presente più di un creditore con ipoteca di primo grado garantita, il procedimento prevede la divisione proporzionale della somma che viene ricavata dalla vendita del bene sottoposto a ipoteca. 

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Vediamo di seguito se e quando è possibile cambiare grado di ipoteca. 

Si può cambiare il grado di ipoteca

Il grado di ipoteca può essere cambiato dagli interessati tramite un accordo che viene definito come postergazione di grado. 

Un accordo questo che non deve, però, creare danno ai creditori dei successivi gradi, pregiudicando in questo modo la possibilità di poter rientrare dell’importo. 

Con un’ipoteca di secondo grado è possibile l’accesso a un mutuo integrativo?

Risponderemo nel prossimo paragrafo. 

Ipoteca di secondo grado e mutuo integrativo: è possibile accedere?

L’accesso a un mutuo integrativo con ipoteca di secondo grado è possibile. Ciò accade quando il mutuatario necessità di ulteriore liquidità. 

In questo caso, l’importo massimo ottenibile tramite il mutuo integrativo con ipoteca di secondo grado è il risultato della differenza tra il valore dell’ipoteca di primo grado e il valore dell’immobile. 

Una differenza fondamentale poiché va a determinare l’importo massimo del secondo finanziamento richiesto, l’ammontare della rata del mutuo e quello dell’ipoteca di secondo grado.

Ci sono rischi connessi all’ipoteca di secondo grado? Se sì, quali sono? Risponderemo di seguito. 

I rischi legati all’ipoteca di secondo grado

L’ipoteca di secondo grado comporta dei rischi sia per la banca che per il richiedente. Per la banca le garanzie sono inferiori poiché è presente un precedente debito che va ancora estinto, mentre per il richiedente l’importo che richiede sarà inferiore oppure la richiesta verrà rigettata. 

Il consiglio è di rivolgersi direttamente alla banca che già beneficia dell’ipoteca di primo grado perché è più probabile che conceda altra liquidità.

Esiste un’alternativa al mutuo con ipoteca di secondo grado? Vediamo di seguito se è prevista qualche ipotesi in merito. 

L’alternativa al mutuo con ipoteca di secondo grado

L’alternativa è il mutuo chirografario, che non obbliga a iscrivere un’altra ipoteca. Stiamo parlando di una tipologia di mutuo la cui concessione non è legata a garanzie reali, come un’ipoteca, ma a titolo di garanzia personale dalla firma del mutuatario o di un terzo soggetto.

Questa tipologia di finanziamento è diventata molto diffusa soprattutto per il finanziamento di interventi di ristrutturazione, di manutenzione e di miglioramento delle parti di un condominio in comune in cui risiede il richiedente. 

Oltre che da questo soggetto, il muto può essere richiesto da tutto il condominio, e funziona alla stregua di un mutuo normale che viene concesso a cittadino privato. 

Ovviamente, il rovescio della medaglia esiste per questa tipologia di finanziamento ed è rappresentato dall’entità delle somme concesse, che sono abbastanza limitate e su cui gravano tassi di interesse molto alti. 

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