Quando richiedi un prestito, che sia ad una banca o ad una società finanziaria, è normale che si avvii una serie di controlli per attestare l’affidabilità del richiedente. L’istituto di credito deve essere sicuro circa il merito creditizio del cliente che richiede il prestito.

Ma quali sono le motivazioni per cui un prestito viene respinto?

Può capitare che una richiesta di finanziamento venga rifiutata, apparentemente senza motivo. Vediamo insieme le possibili ragioni:

  • Secondo la banca il tuo reddito non è sufficiente a coprire il rimborso del reddito; devi disporre di almeno un terzo del tuo stipendio per ripagare la rata;
  • Avere un contratto a tempo determinato in scadenza o un lavoro stagionale può convincere l’istituto finanziario che è rischioso scegliere di finanziarti;
  • Sei stato segnalato come cattivo pagatore in SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie): fino a che il tuo nome compare in quegli elenchi sarai considerato un soggetto non finanziabile;
  • Sei finito in protesto anche solo per una cambiale non pagata o per un assegno scoperto;
  • Hai già dei finanziamenti attivi per cui la banca può decidere di non concedertene un altro per evitare il rischio di sovraindebitamento;
  • Ha richiesto il prestito con più società. Può bastare questo per vedersi rifiutato un finanziamento;
  • Nel SIC è già stato registrato un rifiuto di una precedente richiesta di finanziamento. Questa informazione rimane nei sistemi per 90 giorni: dovrai quindi aspettare almeno tre mesi prima di vedere accettata una nuova richiesta di finanziamento;
  • Se garante per un cattivo pagatore. Anche se i tuoi pagamenti sono sempre stati puntuali, ti troverai a pagare le conseguenze per un terzo che invece non lo ha fatto;
  • Il tuo garante non è adatto. La scelta del garante deve essere fatta con molta attenzione. Infatti, se non scegli qualcuno che ha le condizioni economiche adatte per onorare il debito nel caso in cui tu non possa farlo la banca può rifiutarsi di concederti un finanziamento;
  • Nei SIC non è registrata alcuna informazione su di te. Se nei sistemi manca il tuo storico creditizio l’istituto finanziario avrà difficoltà a valutare la tua situazione e difficilmente si fiderà a concederti il finanziamento.

Cosa fare in caso di rifiuto richiesta di prestito?

Se la tua richiesta di finanziamento viene rifiutata è bene capire quale sia il motivo reale in modo da correggere la situazioni aumentando così la possibilità di ottenere il prestito in futuro. Ecco come:

  • Nel caso in cui il finanziamento non ti è stato concesso a causa della tua situazione lavorativa considerata precaria, puoi procurare alla banca tutti i documenti che attestano che il tuo posto di lavoro è stabile e continuo. Si potrebbe anche modificare la domanda richiedendo una somma di denaro più bassa, aumentando il numero delle rate o facendo entrambe le cose. Se anche queste misure non dovessero bastare allora puoi assicurarti il sostegno di un garante affidabile.
  • Se il finanziamento ti è stato rifiutato a causa di segnalazioni negative nei SIC è necessario controllare la regolarità e la correttezza di queste informazioni. Se la segnalazione è illegittima si può richiederne la cancellazione.
  • Per evitare il rischio di insolvenza volontaria chi ha una contratto di lavoro a tempo indeterminato come dipendente pubblico o di aziende private, può richiedere il credito con la cessione del quinto dello stipendio. In questo modo anche chi ha segnalazioni negative precedenti può fornire un’ulteriore garanzia alla banca.
  • Se la banca ha rifiutato il tuo prestito perché ritiene che tu abbia troppi finanziamenti in corso e che non abbia la possibilità di far fronte al pagamento di un’ulteriore rata, puoi scegliere insieme alla banca di riorganizzare la tua situazione debitoria con un’operazione di consolidamento per liquidare i finanziamenti già in corso ed ottenerne di nuovi.

Ricorda però che ogni situazione è diversa e che per scegliere la soluzione adatta a te c’è bisogno di studiarla singolarmente e con attenzione.

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