Il merito creditizio è l’affidabilità economico-finanziaria appartenente a un soggetto che influisce in maniera decisiva sul rischio finanziario connesso a un credito erogato in suo favore.
Questo credito viene richiesto dalle persone per acquistare un immobile, una macchina o altro.
Il merito creditizio è fondamentale in quanto offre al consumatore la possibilità di approcciarsi nel modo giusto a qualsiasi Istituto di credito.
Vediamo quali informazioni sono importanti da conoscere per il potenziale risparmiatore o investitore.
Cos’è il merito di credito
Per merito di credito si intende un parametro utilizzato per sintetizzare il tasso di interesse adeguato per ogni potenziale utente.
Attraverso questo sistema, l’Istituto di credito verificherà se il soggetto che vuole richiedere un finanziamento sia affidabile dal punto di vista economico e per quanto concerne i dettagli finanziari.
Valutare il merito creditizio è inversamente proporzionale al valore economico del credito che l’utente vorrebbe ricevere. In assenza di questo parametro, sarebbe complicato per l’Istituto di credito riuscire a individuare il tasso di interesse ad appannaggio di ogni utente.
Conosciuto anche come “credit store”, il merito di credito funziona in modo abbastanza elaborato. La maggior parte degli Istituti che trattano finanziamenti affiancano il richiedente in modo da portarlo a conoscenza di tutti i dettagli inerenti al suo profilo nell’ambito dell’aspetto creditizio.
Chiunque avanzi la richiesta di un finanziamento deve essere in grado di dimostrare il possesso di un reddito economico elevato e sicuro, che dovrà essere utilizzato come garanzia valida.
Ovviamente, il soggetto che si trova in una posizione economica così forte dispone di un vantaggio notevole rispetto al lavoratore a tempo determinato o part-time o attualmente disoccupato. Stesso discorso vale per chi possiede immobili da porre come garanzia.
Per quanto riguarda l’aspetto prettamente normativo, il merito creditizio è parte del Decreto Legge 4 del 13 agosto 2010, pubblicato poi in Gazzetta Ufficiale il 4 settembre 2010. La formula che lo riguarda venne citata nella Riforma del Credito al Consumo.
In pratica, lo Stato italiano invitava tutti gli Istituti di Credito a controllare il merito creditizio appartenente a ogni soggetto fisico e giuridico che avanzava a una banca la richiesta di un prestito o mutuo.
Con suddetto provvedimento si cercava di evitare che i soggetti in possesso di un basso merito creditizio potevano accedere al finanziamento. L’obiettivo è di ridurre al minimo la presenza dei crediti deteriorati e salvaguardare il più possibile l’intero sistema creditizio.
Come si calcola il merito creditizio
Il calcolo del merito creditizio deve considerare parametri diversi e ben precisi. Indipendentemente dal soggetto da monitorare, gli elementi da controllare sono molto semplici da capire.
La prima cosa che va verificata è l’eventuale posizione debitoria del cliente, che può influire enormemente sul giudizio finale. In effetti, se l’ammontare del suo debito è elevato, la possibilità di ottenere un mutuo o finanziamento è veramente ridotta al lumicino.
I flussi di reddito è un altro elemento che merita la massima attenzione. Ogni persona che richiede un prestito si differenzia in base al rapporto esistente tra entrate e uscite finanziarie, con la stabilità del reddito a costituire un valido aiuto.
I flussi solidi e i flussi saltuari determinano la distinzione principale. Per flussi solidi si intendono lo stipendio fisso oppure la pensione, mentre per flussi saltuari quelli inerenti a un lavoro a tempo determinato o poco sicuro.
Molta importanza assume il livello di solubilità rispetto ai precedenti oneri economici. Chi è cattivo pagatore, ovviamente, si troverà in una posizione di indubbio svantaggio. Invece, chi non possiede un flusso lavorativo riesce a spuntarla grazie al patrimonio finanziario in suo possesso.
Quindi, ogni Istituto di credito valuta in base ai propri parametri e assegna poi un preciso rating a ogni persona fisica e giuridica che richiede il finanziamento.