Nel complesso e delicato mondo della finanza, i controlli fiscali rappresentano un elemento fondamentale e spesso temuto sia dalle imprese che dai singoli contribuenti.

È comune l’interesse nell’evitare o prevenire questi controlli, non tanto perché si hanno irregolarità da nascondere, quanto per minimizzare la possibilità di incorrere in errori involontari o malinterpretazioni della legge fiscale.

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Cos’è il controllo fiscale

Il controllo fiscale è un processo realizzato dall’Agenzia delle Entrate o altri enti governativi, volto a verificare la correttezza delle dichiarazioni dei contribuenti, sia essi aziende o persone fisiche.

I controlli fiscali possono riguardare vari aspetti, come:

  • l’IVA,
  • le imposte sui redditi,
  • le ritenute,
  • i contributi previdenziali e molti altri.

L’obiettivo di questi controlli è assicurare la corretta applicazione delle leggi fiscali e prevenire o scoprire eventuali frodi o evasioni fiscali.

Diverse tipologie di controllo fiscale

Esistono diverse tipologie di controlli fiscali, ognuna delle quali ha uno scopo specifico e si concentra su aspetti diversi della gestione fiscale.

Tra questi vi sono:

  • i controlli automatizzati
  • i controlli formali

Analizziamoli di seguito.

I controlli automatizzati

I controlli automatizzati sono realizzati attraverso sistemi informatici che analizzano automaticamente le dichiarazioni fiscali e altre informazioni fornite dai contribuenti. Questi controlli sono in grado di identificare anomalie o discrepanze che potrebbero indicare una possibile evasione o elusione fiscale.

I controlli formali

I controlli formali, invece, sono più specifici e sono effettuati da funzionari dell’Agenzia delle Entrate o di altri enti competenti.

Questi controlli possono comprendere:

  • l’analisi della documentazione fiscale,
  • le visite presso le sedi delle aziende,
  • i colloqui con i responsabili.

Questi controlli servono a verificare non solo la correttezza delle dichiarazioni fiscali, ma anche l’effettiva aderenza alle norme fiscali.

Che differenza c’è tra controllo fiscale e verifica

Mentre il controllo fiscale è un processo di verifica generale della conformità fiscale, la verifica è un controllo più specifico e mirato.

La verifica può riguardare singoli aspetti delle dichiarazioni fiscali o singole operazioni, e può essere svolta sia in modo formale che automatizzato.

Mentre i controlli fiscali tendono a essere più generali, le verifiche sono spesso più dettagliate e approfondite.

Il controllo fiscale per aziende e professionisti: quando scatta?

Il controllo fiscale può scattare in vari momenti e per vari motivi. Per le aziende e i professionisti, i controlli fiscali sono spesso programmati in base a criteri di rischio, che prendono in considerazione vari fattori come:

  • il tipo di attività,
  • il volume di affari,
  • la presenza di operazioni internazionali.

Inoltre, possono scattare anche a seguito di segnalazioni o sospetti di irregolarità.

I pagamenti e le sanzioni

In caso di irregolarità riscontrate durante i controlli fiscali, i contribuenti possono essere tenuti a pagare delle sanzioni, che variano in base alla gravità dell’irregolarità e alla sua natura.

Le sanzioni possono comprendere sia il pagamento di somme dovute all’Erario non corrisposte, sia sanzioni pecuniarie. È importante ricordare che i contribuenti hanno diritto di difesa e possono presentare ricorso contro le decisioni dell’Agenzia delle Entrate o di altri enti.