Tra i vari beni pignorabili che rientrano nella categoria dei beni mobili vi è la macchina soprattutto se è di un certo valore. La macchina risulta tra i beni più soggetti a pignoramento in quanto è facile risalire alla sua proprietà grazie agli archivi telematici del Pubblico registro automobilistico (PRA) e non può essere occultata come si potrebbe fare per un gioiello o un quadro di valore.
È possibile comunque attuare dei modi per evitare che la macchina sia pignorata, oltre naturalmente quello di saldare il proprio debito, ci sono dei piccoli escamotage che potrebbero essere di aiuto, l’importante è che si devono attuare prima che il pignoramento sia già in atto e bisogna sempre comunque valutare la possibile azione di risposta da parte del creditore.
Come funziona il pignoramento dell’automobile
Se una persona non paga i propri debiti può intervenire l’ufficiale giudiziario e procedere al pignoramento di beni mobili tra cui l’auto, naturalmente dovrà trattarsi di un auto di valore, di grossa cilindrata, in ottime condizioni e buono stato di conservazione.
Nell’attesa che il bene venga messo all’asta per essere venduto e ricavare il denaro necessario e sufficiente a saldare il debito, la macchina rimane presso il proprietario, sotto la sua custodia, ma non potrà utilizzarla assolutamente in quanto scatta il così detto fermo amministrativo. Nel caso in cui durante l’asta non verrà acquistata da nessuno l’auto verrà restituita al proprietario stabilendo che questi paghi le spese all’Istituto Vendite Giudiziarie.
Pignoramento dell’automobile cointestata
Nel caso di auto cointestata si procederà comunque al pignoramento però, come succede per gli immobili, la metà del ricavato dalla vendita all’asta verrà utilizzata per pagare il debito, mentre l’altra metà della cifra verrà data alla persona cointestataria che naturalmente non ha obbligazioni di alcun genere con il creditore. Comunque questa è un azione che deve essere valutata perché sappiamo che il valore commerciale delle macchine usate si svaluta di molto e il ricavato dalla vendita diviso potrebbe fruttare molto poco.
Come evitare il pignoramento dell’automobile
Vediamo quali potrebbero essere alcuni metodi per evitare il pignoramento dell’auto, metodi che comunque dovranno essere sempre valutati al fine di capire se sono fattibili o meno e che comunque si possono applicare sempre prima che il pignoramento sia già in atto, altrimenti non avrebbero alcun effetto.
Una delle mosse che viene più utilizzata è la vendita fittizia del mezzo o la donazione a un parente o amico e quindi non risultando più proprietario della macchina non far scattare il pignoramento. Però il creditore, entro 5 anni dalla cessione dell’auto, può fare un azione revocatoria attraverso la quale si cerca di rendere inefficacie la vendita del bene e deve dimostrare che, in caso di cessione dell’auto, il debitore non ha altri beni pignorabili, e in caso di acquisto della macchina, l’acquirente non sapeva nulla della situazione debitoria del venditore.
Altro metodo è quello di intestare l’auto a un disabile, ma bisogna fare attenzione in quanto il mezzo anche se è stato comprato con le agevolazioni di legge per i portatori di handicap, l’unica cosa che non si può fare è sottoporre la macchina a fermo amministrativo se il ceditore non è un privato.
Ancora per quanto riguarda l’auto usata per lavoro può solo non essere sottoposta a fermo amministrativo ma solo se si tratta di un creditore pubblico come l’agenzia delle entrate. Inoltre deve trattarsi di mezzi che vengono usati esclusivamente per la propria attività e non ad uso personale o familiare.
Infine si può ricorrere all’opposizione all’esecuzione forzata attraverso notifica al debitore del decreto ingiuntivo che avrà 90 giorni di tempo per opporsi e trovare un accordo con il creditore per saldare il suo debito prima che l’azione pignoratizia diventi effettiva e non avrà alcune effetto ogni azione successiva.
Cosa è il pignoramento telematico dell’automobile
In alternativa alla classica procedura di pignoramento il creditore può ricorrere al pignoramento telematico della macchina che ha il vantaggio di essere più veloce e soprattutto più sicuro. In questo caso non c’è più la figura dell’Ufficiale Giudiziario ma si farà direttamente riferimento all’Ufficio dell’anagrafe tributaria che accerterà l’esistenza di un auto di proprietà del debitore e iscrivere il pignoramento al PRA dove il creditore, attraverso l’atto di pignoramento, indica il bene da sottoporre a sequestro. Al debitore verrà notificato l’atto di pignoramento e l’invito a consegnare il mezzo entro 10 giorni all’Istituto Vendite Giudiziarie. Se il debitore non adempirà a tale procedura scatterà il ritiro della carta di circolazione e dei documenti di proprietà della macchina.
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