Quando parliamo di Ipoteca e Pignoramento non è sempre facile comprendere le differenze, in quanto entrambi i termini suscitano, per giustificati motivi, sensazioni spesso angoscianti perché appartenenti a scenari poco piacevoli; specie se siamo debitori.

In questo breve articolo proveremo, senza farci prendere dall’ansia, a capire quali sono queste differenze dato che, ipoteca e pignoramento avvengono in momenti diversi e non necessariamente sovrapponibili.

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Cos’è l’ipoteca

L’ipoteca, volendo usare termini giuridici, costituisce una “misura cautelare” che grava su di un bene, ad esempio un immobile, che va a tutelare il nostro creditore nel caso di mancato pagamento. In pratica una garanzia.

Il caso più comune nel quale l’ipoteca viene utilizzata, è sicuramente l’accensione di un mutuo per l’acquisto di una casa. Qui l’ipoteca rappresenta la garanzia che la Banca acquisisce con il solo scopo di recuperare, in caso di mancato pagamento, il credito concesso.

L’ipoteca certifica di fatto, il diritto reale della Banca a poter avviare una procedura esecutiva di espropriazione del bene su cui l’ipoteca è costituita. In questo specifico caso solitamente si tratta dell’immobile stesso.

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Cos’è il pignoramento

Parliamo di pignoramento invece, quando si è già giunti alla necessità di una “misura esecutiva”.

Il pignoramento è di fatto ciò con cui ha inizio l’espropriazione forzata (citata in precedenza) di un bene.

Con questo atto, la Banca, procede direttamente a sottrarre il bene al suo proprietario, potendo successivamente venderlo all’asta è recuperare il credito concesso.

L’ipoteca e il pignoramento dunque sono due procedure diverse e distinte in quanto comportano rischi diversi per il debitore: Nel caco dell’ipoteca sono solo rischi potenziali, nel caso del pignoramento invece sono già in atto.

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