Cosa significa avviso di giacenza
Un avviso di giacenza è una comunicazione rilasciata dal portalettere o dall’operatore postale quando non è stato possibile consegnare una raccomandata o un atto giudiziario al destinatario. Il documento notifica che l’oggetto è stato depositato presso l’ufficio postale di riferimento per un periodo determinato. L’avviso può avere forma cartacea o essere un semplice scontrino bianco o verde con codice numerico identificativo.
Il periodo di giacenza varia in base al tipo di raccomandata. Per gli atti giudiziari la giacenza è di 180 giorni. Per le raccomandate semplici il termine è di 30 giorni. Le Poste Italiane indicano chiaramente il termine massimo sullo stesso avviso. Il destinatario è tenuto a recarsi all’ufficio postale indicato, munito di documento di identità e codice fiscale, per ritirare il contenuto.
Il mancato ritiro può determinare la restituzione al mittente e, nel caso di atti giudiziari, la notifica si considera comunque perfezionata dopo 10 giorni dal deposito. Questo meccanismo è regolato dall’art. 140 del Codice di Procedura Civile e dall’art. 8 della Legge n. 890/1982. Il prossimo paragrafo chiarisce cosa può contenere un avviso di giacenza.
Cosa può contenere un avviso di giacenza
Il contenuto di un avviso di giacenza dipende dalla tipologia di invio postale. Le principali tipologie sono raccomandate semplici, raccomandate atti giudiziari, invii da enti pubblici, banche o agenzie di riscossione. L’identificazione del contenuto avviene principalmente tramite il codice numerico presente sull’avviso, composto da 12 o più cifre. Le prime 2 o 3 cifre del codice indicano la tipologia della comunicazione.
I codici raccomandata più comuni sono:
- 12, 13, 14: raccomandata semplice
- 76, 77, 78, 79: atti giudiziari e multe
- 650: comunicazioni da INPS
- 670: notifiche da Agenzia delle Entrate Riscossione
- 608, 609: enti pubblici
- 649, 669, 612, 615: istituti bancari
- 689: invio generico da Poste Italiane
La cartolina bianca segnala generalmente una comunicazione non urgente o commerciale. La cartolina verde, invece, indica un atto giudiziario o un provvedimento con valore legale. Il prossimo paragrafo analizza in dettaglio gli atti giudiziari notificati tramite raccomandata.
Quali sono gli atti giudiziari che arrivano per raccomandata
Gli atti giudiziari che arrivano tramite raccomandata sono documenti ufficiali emessi da autorità giudiziarie, organi amministrativi o enti pubblici. Questi includono citazioni, precetti, decreti ingiuntivi, ingiunzioni di pagamento, notifiche di udienze, notifiche di multe, comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate e provvedimenti del Giudice di Pace.
La consegna avviene tramite raccomandata con cartolina verde. I codici di riferimento per identificare una raccomandata contenente un atto giudiziario sono:
- 76: atti giudiziari notificati per violazioni al Codice della Strada
- 77: notifiche da parte di Tribunali
- 78: atti giudiziari amministrativi, comprese multe
- 79: provvedimenti relativi a esecuzioni o contenziosi
La notifica postale degli atti giudiziari segue le norme della Legge n. 890/1982. La data di notifica è considerata quella del deposito, anche in assenza del ritiro. Se ricevi un avviso con codice 76, 77, 78 o 79, è opportuno recarsi in posta al più presto. Il prossimo paragrafo spiega come riconoscere se l’avviso riguarda una multa.
Come capire se l’avviso di giacenza è una multa
Per capire se l’avviso di giacenza riguarda una multa, devi controllare il codice di tracciamento indicato sullo scontrino o sulla cartolina. Le multe vengono notificate come atti giudiziari amministrativi, quindi utilizzano codici compresi tra 76 e 78. Questi codici segnalano che il documento depositato in posta contiene una sanzione amministrativa notificata secondo legge.
Le caratteristiche più comuni di una multa recapitata per raccomandata sono:
- Cartolina verde come avviso di giacenza
- Codici 76, 77 o 78
- Mittente indicato come ente locale, polizia municipale o Prefettura
In alcuni casi, la raccomandata può contenere una cartella esattoriale, cioè una richiesta di pagamento per una sanzione già notificata e non saldata. Queste sono inviate da Agenzia delle Entrate-Riscossione con codice 670. Se non ritiri una multa notificata, il termine per contestare decorre comunque dalla data di deposito in posta. Il prossimo paragrafo illustra cosa succede se non ritiri un avviso di giacenza.
Cosa succede se non ritiri un avviso di giacenza
Se non ritiri un avviso di giacenza entro i termini previsti, la raccomandata viene restituita al mittente e l’atto può comunque considerarsi notificato per compiuta giacenza. Per gli atti giudiziari, la legge stabilisce che, trascorsi 10 giorni dal deposito, la notifica è considerata legalmente avvenuta anche senza ritiro. Questo principio è stabilito dall’art. 8 della Legge 890/1982.
Le conseguenze del mancato ritiro sono:
- Notifica perfezionata per legge
- Possibile avvio di azioni legali o procedimenti esecutivi
- Perdita del diritto di opposizione nei termini di legge
Nel caso di raccomandate semplici, la mancata consegna non produce effetti legali immediati. Tuttavia, il contenuto può includere solleciti di pagamento, documenti bancari, comunicazioni da enti pubblici o notifiche fiscali. È sempre consigliabile verificare il codice di raccomandata e procedere con il ritiro per evitare ritardi, sanzioni o decadenze di diritti. Il prossimo paragrafo descrive come interpretare correttamente il codice riportato sull’avviso.
Come leggere il codice dell’avviso di giacenza
Il codice dell’avviso di giacenza è un identificativo numerico che consente di risalire alla tipologia della raccomandata. Le prime due o tre cifre del codice permettono di decodificare il mittente e il contenuto previsto. Questo sistema è utilizzato da Poste Italiane per classificare le spedizioni in base al contenuto e al mittente istituzionale.
Ecco una legenda dei codici più comuni:
- 12, 13, 14: raccomandata semplice (banche, fornitori, comunicazioni generiche)
- 76, 77, 78, 79: atti giudiziari, multe, notifiche ufficiali
- 650: INPS (prestazioni, pensioni, comunicazioni sanitarie)
- 670: Agenzia delle Entrate-Riscossione (cartelle esattoriali, pendenze fiscali)
- 608, 609: enti pubblici (comuni, regioni, autorità amministrative)
- 649, 669: istituti di credito (bancomat, carte, comunicazioni bancarie)
- 612, 615: corrispondenza bancaria (estratti conto, fideiussioni, richiami)
- 689: raccomandata generica
Puoi controllare lo stato della raccomandata tramite il sito ufficiale di Poste Italiane nella sezione “Dove e Quando”. Inserisci il codice nel campo di ricerca e verifica la provenienza, la data di deposito e l’ufficio di giacenza. Questa verifica non rivela il contenuto preciso, ma consente di capire la categoria della raccomandata. L’uso corretto del codice ti consente di agire tempestivamente in caso di atti giudiziari o scadenze amministrative.
roberto camorri
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Avv. Cacciola Francesco
Ci contatti su whatsapp al 353 358 1469 o lasci i suoi dati su info@debitobancario.it
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