Il bilancio consolidato è una tipologia di bilancio utilizzato per il consolidamento dei debiti che i gruppi di società devono compilare. Un gruppo di società consiste in due o più società collegate tra loro da un rapporto di controllo, cioè quando una società detiene la maggior parte di quote o azioni delle altre società.

Attraverso il bilancio consolidato è possibile delineare lo stato patrimoniale, finanziario e il risultato economico del gruppo, inteso come impresa unica.

Il gruppo di società menzionato in precedenza prende il nome di holding e può assumere varie forme, ma la più frequente è quella in cui una società capogruppo possiede e mantiene il controllo sulle altre aziende.

Le holding hanno l’obbligo di stilare un bilancio consolidato. Dal 2017 inoltre l’obbligo del bilancio consolidato è stato esteso anche agli enti locali, cioè i comuni, le città metropolitane e le province, mentre tale obbligo non contempla i gruppi di società di dimensioni ridotte, aventi un fatturato inferiore a 40 milioni e un organico di meno di 250 dipendenti.

Il bilancio consolidato descrive la situazione economica considerando anche tutte le società pubbliche connesse, come nel caso delle aziende di trasporti o altri tipi di aziende municipalizzate o a partecipazione pubblica.

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Cosa contiene il bilancio consolidato

Il bilancio consolidato dal punto di vista normativo è definito dal principio contabile OIC 17 e descrive la situazione dell’intero gruppo societario.

Contiene i seguenti elementi:

  • Stato patrimoniale e conto economico, a loro volta contenenti i dati di tutte le società che compongono il gruppo;
  • Relazione della gestione degli organi di controllo, ovvero il revisore contabile e il collegio sindacale;
  • Rendiconto finanziario;
  • Un quadro di variazioni e movimenti delle voci di patrimonio netto tra inizio e fine esercizio;
  • Un quadro di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato di esercizio sia della società capogruppo che del gruppo.

Il bilancio consolidato mostra solo i rapporti tra il gruppo e le terze parti, mentre non tiene conto delle operazioni intercompany, le operazioni effettuate tra le società del gruppo.

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Cos’è lo stato patrimoniale?

Lo stato patrimoniale è uno dei principali documenti contabili utilizzati per rappresentare la situazione finanziaria di un’organizzazione in un determinato momento.

È essenzialmente una fotografia che mostra ciò che un’azienda possiede (attività), ciò che deve (passività) e la differenza tra i due che rappresenta il patrimonio netto o le risorse nette dell’organizzazione.

Questo documento è utilizzato da vari stakeholder, inclusi investitori, creditori, analisti e manager interni, per prendere decisioni finanziarie informate.

Lo stato patrimoniale è diviso in due sezioni principali:

  • attivo,
  • passivo e patrimonio netto.

Lo stato patrimoniale è solitamente preparato annualmente come parte del bilancio aziendale, ma può anche essere creato su base trimestrale o mensile a seconda delle esigenze dell’organizzazione. È affiancato da altri importanti documenti finanziari come il conto economico e il rendiconto finanziario.

Cos’è il conto economico?

Il conto economico è uno dei principali documenti contabili che una società deve preparare e presentare, generalmente su base annuale, anche se possono esserci versioni trimestrali o mensili.

Questo documento fornisce una panoramica delle performance finanziarie di un’organizzazione in un determinato periodo di tempo, solitamente un anno fiscale.

Esso raccoglie e riassume tutte le entrate e le uscite aziendali, al fine di calcolare il risultato netto, che può essere un utile o una perdita.

Perché è importante redigere il bilancio consolidato

Il bilancio consolidato viene redatto principalmente perché offre una panoramica sullo stato economico e finanziario dell’intero gruppo, perché le imprese che lo compongono devono essere vagliate in relazione alla situazione generale da parte di tutti gli stakeholder.

Il bilancio consolidato inoltre permette alle imprese incluse nel gruppo di poter ottenere finanziamenti e obbligazioni ad un tasso più basso, a patto di dimostrare l’effettiva stabilità della holding.

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