L’Avv. Francesco Cacciola ospite alla trasmissione “L’Infedele” su Televomero: “Debiti, pignoramenti e soluzioni concrete per le famiglie in difficoltà”
Nella puntata di ieri sera della trasmissione L’Infedele, in onda su Televomero, è intervenuto l’Avv. Francesco Cacciola, presidente dell’Osservatorio Nazionale sul Debito Bancario e Finanziario e fondatore di DebitoBancario.it. Un gradito ritorno per il pubblico della rete, che ha potuto ascoltare il suo punto di vista su uno dei temi più sentiti dagli italiani: la gestione dei debiti e le possibilità reali di trovare soluzioni.
La presenza dell’Avv. Cacciola è stata l’occasione per affrontare casi concreti di telespettatori che, come Alfredo, si trovano sommersi da rate di finanziamenti e carte di credito non più sostenibili rispetto al proprio stipendio. “Purtroppo – ha spiegato Cacciola – è una situazione molto comune. Le finanziarie tendono a sovraindebitare le persone, concedendo carte e prestiti con facilità, senza considerare la reale capacità di rimborso. Ma è sempre possibile intervenire per trovare accordi stragiudiziali e ridurre le rate anche oltre il 50%, rendendo il debito più gestibile.”
Un altro caso discusso in diretta è stato quello di Francesco, telespettatore che, dopo la vendita della propria casa all’asta dieci anni fa, si trova ancora con un debito residuo di oltre 200.000 euro. “È un rischio concreto – ha chiarito l’avvocato – perché molto spesso la vendita all’asta non copre l’intero debito e il creditore può agire su stipendio e altre proprietà. È fondamentale agire subito, trovando un accordo a saldo e stralcio o ricorrendo alle procedure di sovraindebitamento previste dalla legge.”
L’Avv. Cacciola ha infine risposto alle domande di un pensionato con reddito minimo, chiarendo i limiti di pignorabilità della pensione e sottolineando come, anche in assenza di accordo con i creditori, il tribunale possa intervenire con un piano di sovraindebitamento per stabilire un importo equo e sostenibile da restituire.
“Il debito non è una condanna a vita – ha concluso Cacciola – ma serve consapevolezza dei propri diritti e delle soluzioni concrete esistenti. Ed è proprio su questo che lavoriamo ogni giorno.”