L’Avv. Elvira Carpentieri al TGR: “Famiglie e imprese schiacciate dal caro energia. Servono soluzioni strutturali, non misure temporanee”

DebitoBancario > Comunicati Stampa > L’Avv. Elvira Carpentieri al TGR: “Famiglie e imprese schiacciate dal caro energia. Servono soluzioni strutturali, non misure temporanee”

 

 

 

Napoli, 8/04/2025 – L’Avv. Elvira Carpentieri, presidente del Centro Studi sulla Crisi Economica, è intervenuta al TGR Rai per analizzare l’impatto del caro energia sulla tenuta economica delle famiglie e delle imprese italiane, richiamando l’attenzione delle istituzioni sulla necessità urgente di interventi concreti.

Una crisi energetica che pesa su famiglie e imprese

Nel suo intervento, l’Avv. Carpentieri ha riportato alcuni dati significativi:

  • +13,6% l’aumento dei costi energetici negli ultimi mesi
  • L’aumento annuo delle bollette per una famiglia italiana può arrivare fino a quasi 3.000 euro in più
  • In Campania, una famiglia media pagava nel 2024 circa 690 euro all’anno di energia elettrica. Nel 2025, la spesa salirà a 770 euro, con un incremento dell’11,6%

Questi rincari stanno mettendo a dura prova i bilanci familiari: tra il 40% e il 60% delle famiglie italiane si trovano in difficoltà nel pagare le bollette.

Nonostante il bonus bollette 2025 – pari a 200 euro per le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro – la misura risulta temporanea e frammentaria, e non è sufficiente ad affrontare una crisi strutturale.

“È come mettere un cerotto su una ferita profonda. Non possiamo più limitarci a tamponare le emergenze. Servono misure stabili e lungimiranti,” ha dichiarato l’Avv. Carpentieri durante l’intervista.

 

 

 

 

 

 

Le imprese: aumento dei costi e rischio liquidità

Anche il tessuto imprenditoriale è fortemente colpito:

  • Il rincaro complessivo per le imprese è stimato in 2,6 miliardi di euro
  • Il decreto energia stanzia solo 600 milioni di euro in aiuti, mostrando una forte sproporzione tra costi e sostegni
  • Sono previsti aumenti delle tariffe tra il 55% e il 65% anche per imprenditori e attività
  • Una PMI campana che nel 2024 spendeva 6.500 euro all’anno in energia, nel 2025 arriverà a 7.000 euro

I settori più esposti includono: agroalimentare, automotive, turismo e caseifici.
Secondo le rilevazioni, il 26% delle piccole e medie imprese italiane ha dichiarato difficoltà di liquidità legate al caro energia, con effetti negativi su occupazione, investimenti e consumi.

Le proposte del Centro Studi

L’Avv. Carpentieri ha indicato tre azioni prioritarie per affrontare la crisi:

  1. Rafforzare le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, strumenti legali oggi più che mai necessari
  2. Istituire un fondo regionale antisovraindebitamento per famiglie e imprese in difficoltà
  3. Stabilizzare i prezzi dell’energia nel lungo periodo, per restituire certezze a cittadini e imprenditori

Con questo intervento, il Centro Studi sulla Crisi Economica intende stimolare un confronto serio con le istituzioni, affinché si superi l’approccio emergenziale e si passi a politiche di protezione strutturate e stabili.

🎥 Guarda l’intervento completo al TGR:

Richiedi Ora una Consulenza Gratuita