Se non pago il finanziamento o il mutuo, mi Possono pignorare lo stipendio o la pensione, se non pago il finanziamento o il mutuo?

Presso il nostro studio, sempre più clienti ci pongono questa domanda, ed è per questo che abbiamo deciso di rispondere alle domande sul pignoramento dello stipendio e sul pignoramento della pensione.

Continua a leggere l’articolo su Debito Bancario per scoprire di più sul pignoramento!

Pignoramento pensione e stipendio: qual è l’importo pignorabile

L’art.13 del d.l. n. 83/2015 prevede che la pensione non possa essere pignorata per l’ammontare corrispondente all’assegno sociale aumentato della metà.

La restante parte può essere pignorata per 1/5

L’importo impignorabile della pensione è quindi pari a 672,78 euro.

Approfondisci qui: Come evitare il pignoramento dello stipendio per mutuo non pagato

Assegno sociale: i limiti dell’impignorabilità

Il Decreto Legge 83/2015 parte dall’assegno sociale per individuare le soglie dell’impignorabilità.

Per il 2022, l’INPS ha fissato l’importo dell’assegno sociale in 468,10 euro mensili, pari a 5.617,20 euro annui.

La violazione dei limiti di pignorabilità

Se il creditore viola questi limiti, il pignoramento si considera inefficace. Ciò è rilevabile anche dal giudice dell’esecuzione d’ufficio.

Questi nuovi limiti trovano attuazione immediata anche per i procedimenti già pendenti alla data dell’entrata in vigore del decreto 27.06.2015

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Il pignoramento del Conto Corrente

Per quanto riguarda il pignoramento del conto corrente bisogna distinguere:

  • se l’accredito è avvenuto precedentemente al pignoramento, possono essere pignorati per l’importo superiore al triplo dell’assegno sociale (cioè 1.345,56);
  • se l’accredito è avvenuto alla stessa data del pignoramento o in data successiva, le somme possono essere pignorate nel limite dell’assegno sociale oltre la metà (cioè 672,78).

Nel primo caso, l’eccedente sarà completamente pignorabile mentre, nel secondo, l’eccedente sarà pignorabile per un quinto.

Approfondisci: Pignoramento pensione reversibilità, riforma, sequestro e procedura

Disoccupazione, la Banca può pignorare

Se hai perso il lavoro e stai percependo l’assegno di disoccupazione, e hai il dubbio se la Banca può pignorare la disoccupazione, devo darti una brutta e una buona notizia. L’indennità di disoccupazione (Naspi) può essere bloccata ma solo entro determinati limiti fissati dalla legge.

Dunque, puoi correre il rischio di vederti pignorato l’assegno mensile di disoccupazione, ma solo per una determinata quota.

Il pignoramento può essere fatto prima che tu percepisca l’assegno, ovvero direttamente presso l’INPS. L’esecuzione forzata tramite INPS però, può essere esercitata  solo sulla parte eccedente la somma utile alla sopravvivenza, che è stabilita in euro 672,10, ovvero uguale all’assegno sociale maggiorato del 50%.

Una volta che l’assegno di disoccupazione è stato accreditato in Banca e sul conto corrente, le regole sono diverse, ovvero può essere pignorato l’intero importo dell’assegno di disoccupazione perché il pignoramento è attivabile sulla totalità delle somme in giacenza sul conto corrente.

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Il pignoramento della cassa integrazione

Se invece stai percependo la cassa integrazione, le regole del pignoramento della cassa integrazione variano in base al tipo di pagamento.

In questo caso la rata del pignoramento non verrà pagata dall’INPS al creditore, e tornerai a pagarla una volta che inizierai a ricevere nuovamente una regolare busta paga. Se invece la cassa integrazione è anticipata dal datore di lavoro, in questo caso quest’ultima è pignorabile e se hai un pignoramento in atto esso continuerà ad essere attivo il prelievo forzoso nei limiti stabiliti dalla legge.