I debitori residenti fuori dall’Italia possono incorrere nel pignoramento di beni all’estero?

Quando si è debitori di somme non pagate in Italia ma si è residenti all’estero è plausibile chiedersi se eventuali atti di pignoramento potrebbero rivalersi anche su beni (immobiliari e mobiliari) che non si trovano in Italia.

La risposta è sì: i pignoramenti all’estero sono possibili, con alcune ovvie differenze sia in termini di procedure che in termini di costi.

Vediamo nel dettaglio cosa comporta un pignoramento all’estero.

Beni in Italia e residenza all’estero: come può agire il creditore?

Nel caso in cui il debitore abbia la residenza all’estero ma i suoi beni soggetti a pignoramento si trovano in Italia, allora non ci sono alcune differenze con la normale procedura.

L’unica differenza a cui il giudice (incaricato nel processo) deve prestare attenzione è quella di assicurarsi di notificare l’atto di pignoramento all’attuale residenza del debitore, quindi all’estero.

A esclusione di questo dettaglio, i beni si trovano su suolo italiano e seguono quindi la legislazione italiana indipendentemente dal luogo di residenza del debitore.

In che modo si possono pignorare i beni all’estero?

Se anche i beni del debitore si trovano all’estero, c’è ugualmente un modo per pignorargli.

La procedura subisce una differenza in base al paese estero del debitore, nello specifico se questo è:

  • nell’Unione Europea;
  • fuori dall’Unione Europea.

Se il paese estero fa parte dell’Unione Europea, la validazione degli atti esecutivi prodotti da ognuno degli Stati membri viene confermata automaticamente, quindi il pignoramento all’estero parte regolarmente.

Se il paese del debitore si trova fuori dall’Unione Europea, il procedimento di pignoramento dipende dal singolo paese.

Molto spesso è necessario che l’atto esecutivo (che conferma l’esistenza del debito e la cessione del bene a titolo di pagamento) venga confermato sia dal paese di “emissione” dell’atto, sia dal paese che “riceve” l’atto di pignoramento.

Pignoramento all’estero: Si possono pignorare i conti correnti stranieri

Anche pignorare i conti correnti stranieri è possibile.

Come nel normale procedimento di pignoramento, soprattutto per i conti stranieri è necessario provare l’esistenza presso l’istituto di credito sul quale è aperto.

Il creditore e il suo avvocato avranno a disposizione il portale telematico dell’anagrafe tributaria per individuare i beni del debitore, se il conto corrente non è individuabile, il creditore dovrà trovare una prova inconfutabile dell’esistenza del conto corrente.

Solo in questo modo è possibile iniziare il procedimento di pignoramento all’estero anche dei conti correnti.

In definitiva, il pignoramento all’estero è sempre possibile.