Nel caso di consolidamento debiti rifiutato, i lavoratori autonomi, i lavoratori dipendenti e i pensionati possono agire in diversi modi. 

Ma perché il consolidamento debiti viene rifiutato? I motivi sono vari e dipendono strettamente dalla situazione personale, reddituale e finanziaria di coloro che lo richiedono.  

Il consolidamento debiti è utile per i seguenti motivi: 

  • sostituisce un prestito in corso d’opera in modo da ridurre il costo del denaro;
  • è in grado di consolidare gli impegni in corso per ottenere una scadenza unica, che è maggiormente controllabile;
  • riduce l’ammontare mensile dei finanziamenti in corso ottenendo un’unica rata maggiormente sostenibile. 

Nel caso di consolidamento debiti rifiutato, quale alternativa può presentarsi per un libero professionista o un lavoratore autonomo? 

Ti consigliamo di leggere l’articolo per scoprire di più sul consolidamento e di rivolgerti ad un avvocato che si occupa di debiti bancari per risolvere il problema.

Rifiuto del consolidamento per l’autonomo e libero professionista

I lavoratori dipendenti segnalati hanno come alternativa la cessione del quinto, mentre il libero professionista il prestito cambializzato.

Tuttavia, a meno di segnalazioni nel database, il consolidamento debiti rifiutato è spesso il risultato dell’applicazione di regole di prestito che possono essere particolarmente stringenti per queste categorie di lavoratori.

Ciò suggerisce una serie di accorgimenti:

  • il calcolo della rata sostenibile per il nuovo prestito sulla base dell’utile netto indicato nel modello UNICO PF, anziché sul fatturato o sul volume d’affari;
  • tenere presente che questo intervento è una soluzione per i privati e non per le imprese, poiché è di fatto un prestito personale;
  • una valutazione del nuovo prestito in base alla rata più bassa che si può ottenere, vista la possibilità di poter saldare il debito estinguendolo anticipatamente, cosa che potrebbe accadere se le somme da tempo attese vengono incassate, situazione tipica nel caso del libero professionista ma altamente improbabile per il dipendente. 

Ma per il dipendente o il pensionato, in caso di rifiuto del finanziamento, quale potrebbe essere l’alternativa?

Leggi anche: Consolidamento dei debiti, è possibile se sono segnalato al crif?

Rifiuto del consolidamento per il dipendente e il pensionato

I dipendenti e i pensionati possono ricorrere alla cessione del quinto, soprattutto in caso di gravi problemi segnalati nelle banche dati.

In questo caso, valutare le segnalazioni al SIC potrebbe essere irrilevante, poiché la valutazione del rischio di insoluti si sposta sul datore di lavoro, il quale è tenuto a pagare la rata. 

Tale situazione comporta molti vantaggi rispetto al blocco della segnalazione per un prestito personale, e si possono riassumere in questo modo: 

  • con datori di lavoro che hanno bassi profili di rischio insoluti (statali, dipendenti, pensionati);
  • per i dipendenti che lavorano per imprese a partecipazione pubblica o statale (dipendenti para pubblici);
  • per i dipendenti privati che sono stati assunti da aziende con struttura SPA (Società per Azioni) o grandi organizzazioni quotate in Borsa. 

Ci sono anche eventualità in cui è impossibile oppure non si intende procedere con la cessione del quinto. Le alternative in questi casi per porre rimedio al problema consolidamento sono le seguenti: 

  • se la cessione del quinto è in corso e non può essere rinnovata, i dipendenti possono ricorrere al doppio quinto o alla delegazione di pagamento, che deve però avere l’autorizzazione da parte del datore di lavoro, mentre nel privato bisogna disporre di un TFR capiente;
  • per quanto riguarda il dipendente privato, nel caso in cui il datore di lavoro è accondiscendente, questi può ricorrere all’anticipo TFS, senza necessariamente attivare la cessione del quinto sulla pensione;
  • nel caso di un neopensionato, prima dipendente pubblico o statale, questi può ricorrere al TFS senza l’attivazione della cessione del quinto sulla pensione. 

Vediamo di seguito come è possibile scegliere la migliore cessione del quinto in caso consolidamento debiti rifiutato

Rifiuto del consolidamento: come scegliere la cessione del quinto migliore

La migliore cessione del quinto in caso di rifiuto consolidamento debiti rifiutato può essere scelta tramite l’uso di un comparatore online. 

Siccome ci sono numerose convenzioni, questi siti di comparatori mettono a disposizione un’offerta molto ampia su Internet, attraverso la quale si possono elaborare preventivi e scegliere poi in modo consapevole la soluzione migliore. 

I vantaggi di tale servizio sono i seguenti: 

  • è completamente gratis;
  • offre la possibilità di comparare diversi preventivi;
  • un risparmio notevole su preventivi spesso inferiori a una proposta diretta;
  • assistenza telefonica da parte di specialisti nel settore credito

La presenza di finanziarie e banche importanti è garanzia di accesso al mercato della cessione del quinto, tramite il quale si possono consolidare in una soluzione unica i prestiti. 

Potrebbe esserti utile anche la lettura di: Consolidamento debiti cattivi pagatori, come e dove farlo

Consolidamento debiti: cosa fare in caso di sovraindebitamento?

Il consolidamento del debito è un’opzione che molti considerano quando si trovano ad affrontare il problema del sovraindebitamento. Tuttavia, va detto che questa non è l’unica soluzione possibile, e potrebbe non essere la migliore per tutti.

Ecco alcune cose che potresti considerare se ti trovi in una situazione di sovraindebitamento:

Valuta la Situazione: Prima di prendere qualsiasi decisione, è fondamentale avere una chiara comprensione della tua situazione finanziaria. Questo include:

  • Stipendio mensile netto
  • Spese mensili (essenziali e non)
  • Tutti i debiti esistenti (importo, tasso di interesse, durata)

Consulta un Esperto: Un consulente finanziario o un legale esperto in questioni di debito può fornire consigli personalizzati e spiegare le diverse opzioni disponibili.

Opzioni per la Gestione del Debito: Ci sono varie opzioni per la gestione del debito, tra queste:

  • Consolidamento del Debito: Questo prevede la raccolta di tutti i tuoi debiti in un unico prestito, solitamente con un tasso di interesse più basso e con piani di pagamento più gestibili.
  • Rinegoziazione del Debito: Puoi tentare di rinegoziare i termini del tuo debito direttamente con i creditori.
  • Piano di Ammortamento: Questo è un accordo con i creditori per pagare il debito in rate più piccole e gestibili.
  • Fallimento: Questa è un’opzione estrema che comporta gravi conseguenze sul tuo punteggio di credito ma elimina molti dei tuoi debiti.

Considera l’Impatto a Lungo Termine: Ricorda che il consolidamento del debito, sebbene possa semplificare la gestione del debito, non riduce l’importo totale che devi. Valuta attentamente se sarai in grado di gestire le nuove rate di pagamento.

Leggi le Condizioni: Prima di firmare qualsiasi accordo, assicurati di comprendere tutte le condizioni, inclusi tassi di interesse, commissioni, e le conseguenze del mancato pagamento.

Mantieni la Disciplina Finanziaria: Qualsiasi piano di gestione del debito funzionerà solo se manterrai la disciplina nel rispettare i nuovi accordi e nel migliorare la tua gestione finanziaria a lungo termine.

Controlla la Legge Locale: A seconda del paese in cui ti trovi, potrebbero esistere leggi specifiche o procedure formali per coloro che si trovano in una situazione di sovraindebitamento. Assicurati di conoscere i tuoi diritti e le tue responsabilità legali.

Il sovraindebitamento è una situazione difficile, ma non insuperabile. Prendere il tempo per esaminare tutte le tue opzioni e consultare esperti può aiutarti a trovare la soluzione migliore per te.