Con il pignoramento, che sia immobiliare o meno, è un atto di espropriazione: ossia un soggetto vede togliersi la proprietà di quel dato immobile a favore del creditore, che vede così saldato il suo credito. Questo, vuol dire che il primo soggetto vede togliersi tutti i diritti sulla casa in questione, compreso quello di venderla di sua “iniziativa”.

Ma, partiamo dal principio

Casa pignorata, ecco perché non la si può vendere

Per riuscire a vendere una casa pignorata bisognerebbe tacere il particolare del pignoramento: altrimenti nessuno l’acquisterebbe. Ma, questo esporrebbe il debitore in questione ad una serie di rischi per lo più economici in quanto, lo sfortunato acquirente, una volta venuto a conoscenza della cosa, potrebbe non solo chiedere sia la risoluzione del contratto con consecutivo rimborso della somma versata, ma anche il risarcimento dei danni.

Come dovrebbe venirlo a sapere?

Dal notaio, che ha tra i suoi compiti principali quello d’informare l’acquirente di una casa di tutte le procedure, che gravano sull’immobile, procedure, che sono comunque facilmente rilevabili attraverso una visura immobiliare.

Quindi, come potete vedere, cercare di vendere una casa pignorata è inutile: a meno che non richiediate il consenso del creditore.

Casa pignorata e la vendita con il consenso del creditore

Una casa pignorata è destinata ad essere venduta tramite asta giudiziaria. Questa è destinata a durare fino a quando non si trova un offerente e, se questo non dovesse succedere ( in gergo si dice che l’asta a deserta) il giudice fisserà una nuova data, con un prezzo diminuito del 25%.

Insomma, perdono tutti.

Per questo, la legge ha dato la possibilità al debitore di vendere la casa pignorata “privatamente” , ma di comune accordo con il creditore, in modo da evitare le lungaggini burocratiche ed eventuali problemi di vendita.

Ovviamente, il tutto va legalizzato tramite accordo scritto, e il ricavato dovrà andare in parte alla copertura del debito e, per il restante, in caso ci sia, al debitore.

Il mio consiglio però è di evitare di arrivare fino a questo punto. In genere, la prima causa di pignoramento immobiliare è il mancato pagamento delle rate  del muto, che può contenere delle anomalia. All’interno del contratto stipulato con la banca infatti, potrebbero essere riscontrate delle inesattezze, come per esempio l’applicazione di interessi usurai, che potrebbero farvi diventare addirittura creditori della banca oppure, potreste intentare una procedura per saldo e stralcio e salvare il salvabile!

Per questo, non esitate mai a rivolgervi ad uno specialista alla prima difficoltà

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